Zullo sulle RSA: la comunicazione fra strutture e Dipartimento di prevenzione è peggio di un girone dell’inferno.

La denuncia del capogruppo di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo presso il Consiglio della Regione Puglia


“Nonostante il Ministero inviti le Regioni ad eseguire sistematicamente i tamponi nelle RSA, ancora oggi, come se non bastassero le tragedie vissute in molte RSA della Puglia, assistiamo a procedure burocratiche insopportabili e dannose, che paradossalmente sembrano fatte volutamente. Infatti, invece, che eseguire sistematicamente i tamponi, la procedura messa in atto incarica i gestori delle RSA di segnalare al Dipartimento di prevenzione casi sospetti che, nel frattempo, vengono isolati in struttura nel caso di ospiti (non aventi necessità di ricovero) o a casa nel caso di operatori socio-assistenziali. Ovviamente, in questo contesto, rimane il problema dei contatti con tutte le ansie che la situazione genera.


A questo punto il Dipartimento di prevenzione deve recepire la richiesta, chiedere di conoscere il numero complessivo di ospiti e operatori, chiedere alla RSA di contattare un numero di telefono di ufficio più vicino per il ritiro (?) dei tamponi. Dopo tutto questo, si comunica alla RSA che seguiranno dettagliate indicazione in merito alla procedura di effettuazione degli stessi, alla modulistica da adottare, numero di tamponi giornalieri da effettuare per non congestionate il laboratorio, modalità e tempistica di consegna dei test effettuati al laboratorio che deve esaminare i tamponi, possibilmente con l’individuazione di un responsabile interno del laboratorio stesso, che possa dare indicazioni dettagliate in merito alla procedura. Insomma, un girone dell’inferno, dal quale è quasi impossibile uscire e nel frattempo la struttura è diventata un focolaio”.