Nel 2012 la Banca popolare di Puglia e Basilicata si è presentata con un conto in rosso di 125 milioni di euro, nel 2013 la nuova ispezione dell Banca d’Italia ha rilevato “il sensibile peggioramento della qualità dei crediti e dei vari profili di rischio e le carenze nella organizzazione e nei controlli”. Per la popolare con sede ad Altamura, oltre 140 sportelli presenti in 12 regioni d’Italia si profila la ripatrimonializzazione e possibile fusione con altri istituti bancari. Si è parlato del Credito Valtellinese, di Veneto Banca, ma la voce più ricorrente, non smentita e rilanciata più volte dalla Gazzetta del Mezzogiorno è una fusione con la Banca popolare di Bari.
L’istituto barese garantirebbe “che le decisioni sul sostegno all’economia di questa regione continuino a essere prese in Puglia, da persone del posto e che ben conoscono le esigenze del territorio“.
Per approfondire la vicenda segnaliamo:
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