
La Bridgestone, il primo produttore al mondo in termini di produzione di pneumatici ha deciso di chiudere lo stabilimento di Modugno (Ba). Inaugurato il 16 giugno 1962 dalla Brema, lo stabilimento di Bari aveva una capacità produttiva di 2.800 pneumatici al giorno destinati al mercato dell’auto, agricolo e dei mezzi pesanti. Acquisita la maggioranza del pacchetto azionario di Brema da parte di Firestone nel 1966 lo stabilimento inizia la produzione di pneumatici radiali. A seguito della fusione Bridgestone-Firestone, lo stabilimento passa sotto il controllo di Bridgestone nel 1988 e nel 1991 vi si produce il primo pneumatico con il marchio Bridgestone. Dopo il conseguimento della certificazione ISO 9002 ottenuta nel 1993, l’anno successivo l’impianto entra in un ciclo produttivo di 7 giorni la settimana. Nel 2002 l’impianto ottiene la certificazione ISO 14001 (Sistema di Gestione Ambientale) e l’anno successivo la ISO/TS 16949. Nel 2010 viene realizzato il nuovo magazzino per le materie prime mentre nel 2011 giunge la certificazione BMW. Sino ad oggi lo stabilimento Bridgestone di Bari, uno tra i più importanti tra gli stabilimenti produttivi Bridgestone in Europa, impiega 950 dipendenti ( più indotto di altrettante unità) e produce 20.000 pneumatici al giorno destinati ai mercati dell’auto di primo equipaggiamento e di ricambio. ( Dati stabilimento tratti da motociclismo.it)
RASSEGNA STAMPA
Classifica dei primi costruttori al mondo nel settore del pneumatico – Pneus News
Bridgestone, il 14 marzo al Mise l’incontro con il board europeo – Comunicato Stampa Ufficiale del Ministero dello Sviluppo Economico
Bridgestone, Passera scrive in Giappone «Chiarire i motivi della chiusura di Bari» – Corriere del Mezzogiorno
I giapponesi lo ripetono, la Bridgestone lascerà Bari – La rivolta sul web: “Non comprate più Bridgestone” – Bari Live.it
Puglia, stabilimenti in chiusura e crisi dell’industria – Lettera43.it
I lavoratori annunciano un dossier Bridgestone – GdM
Gli industriali: “Su Bridgestone il sindaco Emiliano sbaglia” – Repubblica.it