I dati dell’Istat sul commercio estero: a maggio l’export alimentare è cresciuto del 5,5% su base annua ( Fonte Agronotizie)
“Il cibo made in Italy è sempre più strategico nell’ottica della ripresa economica“. Ad affermarlo è la Cia – Confederazione italiana agricoltori, sulla base dei dati Istat sul commercio estero, che mostrano per l’agroalimentare un andamento in controtendenza con quello generale. Secondo l’Istituto nazionale di statistica, infatti, il capitolo riguardante i prodotti alimentari, bevande e tabacco ha fatto registrare su base annua aumenti delle esportazioni del 5,5% e delle importazioni del 4,4%. Un dato, quello delle esportazioni, che bilancia il crollo della domanda interna.
“E dall’inizio del 2013 che il settore si sta dimostrando un volano fondamentale per uscire dalla crisi” ricorda la Cia, sottolineando che il “vero exploit si registra in Cina, dove tra gennaio e maggio è schizzato in alto non solo l’export di vino, pasta, olio e formaggi (+22,9%), ma soprattutto quello dei prodotti freschi della nostra agricoltura (+65,3%)“.
“Ecco perché è fondamentale, e l’ha compreso anche il Governo, che i rappresentanti delle imprese agricole oggi siano presenti nella cabina di regia per l’Italia internazionale” conclude la Cia.
“La cabina di regia – aggiunge Sergio Marini di Coldiretti – sarà l’occasione per aggiornare il paradigma dell’internazionalizzazione. Da anni si parla di internazionalizzare le imprese facendo massa critica, ma se il modello di sviluppo vincente è quello di portare le diversità e le unicità che caratterizzano il nostro made in Italy nel mondo allora è evidente che dobbiamo sostituire per prima cosa il termine di massa critica con quello di rete di imprese e quello di piattaforma logistica con quello di piattaforma leggera“.
Nel commentare i dati pubblicati dall’Istat Copagri fa notare che “non può esserci agroalimentare made in Italy senza produzione agricola made in Italy“.
“L’agricoltura – osserva Copagri – si dimostra settore primario nelle principali destinazioni commerciali, facendo rilevare nel confronto tra i primi cinque mesi dell’anno e lo stesso periodo del 2012 un ruolo imprescindibile all’interno del sistema alimentare“.
“L’agroalimentare made in Italy – conclude Copagri – continua a lanciare chiari segnali, anche all’interno del nostro Paese, circa le sue potenzialità, ed al suo interno l’agricoltura mostra il carattere di un tessuto imprenditoriale che segue sempre più l’orientamento all’internazionalizzazione indispensabile nell’ambito delle sfide su scala globale“.
Olio d’oliva, cresce il valore dell’export
“L’aumento dell’11% in valore delle esportazioni di olio di oliva nel primo trimestre del 2013 fa ben sperare per la bilancia commerciale del nostro Paese” sottolinea l’Unaprol – Consorzio olivicolo italiano.
Ministero dello Sviluppo economico, Istituto per il commercio estero e Unaprol hanno sottoscritto due anni fa un’intesa operativa per realizzare attivitò di internazionalizzazione verso Stati Uniti, Canada, Cina, Hong Kong, Austria, Belgio e Russia. Paese dove la crisi economica, con meno posti di lavoro e meno pasti fuori casa, ha cambiato le abitudini alimentari di molti consumatori, facendo emergere nuovi stili di vita e nuove tendenze alimentari.
Il rapporto Ice 2012-2013 è consultabile cliccando qui, mentre l’annuario Istat-Ice è disponibile qui.