Tatarella (FLI): sui rifiuti Foggia è oramai come Napoli

La costante vessazione dei cittadini pugliesi, che alla voracità fiscale dello Stato devono sommare le addizionali Irpef di Regione e Comuni, prosegue a Foggia anche con i tributi di emanazione comunale. Il maxi aumento della Tarsu, che fa impennare la tassa sui Rifiuti Solidi Urbani di ben il trentacinque per cento, dipende sicuramente anche da cause esterne: il tributo non era aggiornato da nove anni, i famigerati tagli lineari di Tremonti stanno costringendo buona parte dei municipi ad inasprimenti vari, la legge prevede che la Tarsu copra la totalità delle spese del servizio di raccolta e così via. L’effetto paradosso è che questo rincaro arriva mentre le strade di Foggia sono sporche come non mai, e i cumuli di immondizia abbandonati per strada come fossimo a Napoli o a Palermo fanno sorgere più di un allarme dal punto di vista igienico-sanitario, per tacere del paesaggio desolato e maleodorante che offrono ai cittadini. È troppo chiedere che ai salati esborsi dei cittadini corrisponda un livello minimo di decenza del servizio offerto?

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