ISOLE TREMITI: “AMBIENTE E VITA” RICORRE AL TAR LAZIO

Per gli avvocati Tatarella, Mariani e Bello illegittimi i provvedimenti autorizzatori

L’associazione ambientalista “AMBIENTE E VITA” ha proposto ricorso al TAR Lazio contro i provvedimenti con cui il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha manifestato il giudizio positivo sul programma di ricerca idrocarburi (trivellazioni) al largo delle Isole TremitiGli avvocati dell’associazione AMBIENTE E VITA, Giuseppe Mariani, Fabrizio Tatarella, Francesco Paolo Bello, noti per essersi stati i soli, recentemente, ad eccepire, e vedere accolta davanti alla Suprema Corte, l’incostituzionalità sul numero dei Consiglieri regionali, ritengono illegittimi i provvedimenti autorizzatori poiché adottati in assenza del prescritto parere della Regione Puglia, mai interpellata durante l’iter in questione nonostante la previsione dell’art. 25 d.lgs. n. 152/06.

Cosa strana considerato che proprio le Isole Tremiti sono la zona piu’ vicina all’intervento (solo 13 miglia). A parere dei legali dell’associazione, poi, i provvedimenti impugnati sono radicalmente viziati essendo stata omessa qualsiasi valutazione circa la portata inquinante della tecnica di esplorazione sottomarina (cd. Air gun) che arrecherebbe danni notevoli all’ambiente marino, come ampiamente documentato da indagini specifiche svolte sul punto.Ultimo profilo sollevato riguarda la presentazione da parte della Petroceltic di piu’ istanze, in alcuni casi addirittura in zone confinanti. A questo proposito l’associazione ricorrente rileva che: “l’amministrazione non ha considerato il quadro d’insieme che scaturirebbe dall’accoglimento di tante singole domande di coltivazione di idrocarburi in un unico specchio di mare attualmente molto pescoso e poco protetto dalle correnti marine al punto da farlo ritenere un mare sostanzialmente chiuso”.Anche per questo motivo i legali, F.P.Bello, G. Mariani e F. Tatarella hanno informato del ricorso proposto la Repubblica di Croazia e a quella del Montenegro stante la prossimità delle loro coste all’intervento di indagine geosismica,  nonchè alla Rappresentanza italiana a Roma della Commissione Europea, per le verifiche di  competenza di quest’ultima.

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