Gatta (PdL):interrogazione urgente sulle dotazioni organiche Dipartimenti Dipendenze Patologiche.

Segue l’interrogazione urgente del consigliere regionale del PDL , Avv. Giandiego Gatta

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Premesso che:

1)     In questi giorni nelle diverse AA.SS.LL. di Puglia le Direzioni Generali sono impegnate nella definizione delle dotazioni organiche aziendali in applicazione della L.R. 31.12.2010, n. 19, come sollecitate dall’Assessorato alle Politiche della Salute con nota 01.03.2011, prot. n. 2427;

2)     In tutti i provvedimenti, inerenti la materia, di cui si ha conoscenza, a tutt’oggi si rileva l’adozione di scelte fortemente penalizzanti i Dipartimenti delle Dipendenze Patologiche in assenza di dispositivi normativi che giustifichino o supportino tali scelte. Anzi, ciò che emerge e che maggiormente preoccupa e lascia perplessi, è che dette scelte sono adottate in palese contraddizione e spregio sia dell’intero corpo normativo nazionale e regionale in materia, sia -paradossalmente-  di norme assunte da questa medesima Amministrazione regionale;

3)     L’art. 11 della L.R. n. 19/2010:

·        dispone che “la Giunta regionale è incaricata di provvedere” con proprio “provvedimento” al “Piano di rientro”;

·        aggiunge che parte integrante di detto provvedimento è rappresentato dalla ricognizione delle dotazioni organiche e della spesa del personale delle azienda (…) del SSR;

·        aggiunge, ancora, che il Piano di rientro debba avere caratteristiche ed obiettivi di “riqualificazione e riorganizzazione e di individuazione degli interventi per il perseguimento dell’equilibrio economico (…)”;

·        vincola le scelte da farsi alla “salvaguardia comunque e al rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) come stabiliti dalle disposizioni vigenti”;

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

            Considerato che:

1.      nel provvedimento di ricognizione delle dotazioni organiche che le Direzioni Generali aziendali propongono, almeno per quanto attiene i Dipartimenti Dipendenze Patologiche non si evince l’adozione dei alcuna scelta che “riqualifichi” od “individui interventi per il perseguimento dell’equilibrio economico”, né, soprattutto, è “salvaguardato” in alcun modo “il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza” a causa della carenza di specifiche figure professionali;

2.      non garantendo questi Livelli, cosa che peraltro viene perpetrata con gravi omissioni:

a)    si continua a ledere i diritti fondamentali, costituzionalmente garantiti, alla cura dei cittadini e, cosa ancor più grave ed esecrabile, di quelli in condizioni di bisogno, i quali, in ragione della connotazione sociale della patologia da dipendenza e delle ripercussioni a proprio carico, sono spesso penalizzati nell’esercizio dei loro diritti; 

b)   si annulla qualsiasi aspirazione, determinazione, possibilità degli operatori a voler garantire un minimo di qualità e di professionalità nei Servizi;

c)    si pongono invece le basi per enormi dispendi economici ancor più perniciosi, perché in una Regione sprovvista di strutture sostitutive degli interventi che non si potranno in alcun modo garantire, si sarà costretti a far ricorso alla mobilità esterna, fenomeno già in essere

 

 

Tutto ciò premesso e considerato,

 

SI INTERROGA

 

 

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE, ON. NIKI VENDOLA, L’ASSESSORE ALLA SANITA’, DR. TOMMASO FIORE, PER SAPERE:

 

·        dalle SS.LL., ad ognuna per le rispettive competenze, se intendano vigilare sui provvedimenti in questione, rigettando tutti i contenuti e le scelte in contrasto con le norme vigenti;

·        se intendano ricercare soluzioni che, se per un verso possono soddisfare esigenze di migliore allocazione delle risorse, per l’altro garantiscano la miglior funzionalità del Sistema dei Servizi delle Dipendenze.

 

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