Arrestati dagli uomini del Commissariato di San Severo due cittadini bulgari, marito e moglie di 37 e 33 anni che “importavano” dalla Bulgaria giovani donne irretendole con la promessa di una buona occupazione in Italia e poi, una volta giuntevi, inducendole con minacce ed angherie alla prostituzione, di cui intascavano i proventi. Finalmente venerdì scorso una delle tante vittime dei due bulgari, una donna di 35 anni ha trovato il coraggio di denunciare i suoi aguzzini presso il locale Commissariato, raccontando di essere stata 4 mesi prima contattata da alcuni conoscenti che le avevano offerto la possibilità di venire in Italia e di poter trovare un lavoro nei campi.
Ma una volta giunta in provincia di Foggia, e precisamente a Marina di Lesina, la donna si è accorta subito del raggiro. Per due mesi circa ha accettato di prostituirsi per saldare il debito contratto per arrivare in Italia , consegnando ai due sfruttatori tutti i suoi guadagni giornalieri, pari a 300 euro, poi però , stanca della vita che conduceva, ha tentato di ribellarsi ma i due l’ hanno segregata in casa e più volte malmenata quando si rifiutava di prostituirsi. Nel corso della perquisizione gli agenti hanno trovato addosso alla bulgara il passaporto della vittima.