Segue articolo della Redazione della Gazzetta del Mezzogiorno, pubblicata sul suo sito ufficiale
Un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari è stata eseguita dagli agenti della Digos della questura di Foggia nei confronti di tre impiegati del Comune capoluogo accusati di truffa aggravata e continuata.
La richiesta dei provvedimenti, avanzata dal pm Antonio Laronga, che ha coordinato le indagini, è stata firmata dal gip del tribunale di Foggia Salvatore Casiello.
Gli arrestati sono Giuseppe Saverio Baldi, di 61 anni, addetto all’economato, Raffaele Ricco, di 59 anni, addetto all’edilizia scolastica, e Antonio Affatato, di 54 anni, in servizio all’ufficio stipendi. Da circa otto mesi i tre erano controllati dai poliziotti che li hanno pedinati e fotografati.
Secondo quanto accertato dalla polizia, gli arrestati, dopo aver timbrato il cartellino, si allontanavano dal posto di lavoro per farvi ritorno alcune ore dopo o addirittura all’orario di chiusura dell’ufficio.