Nascite e struttura della popolazione di Castelluccio Valmaggiore : se ne parla il 17 agosto 2024 alle 17.30 presso la Casa del Parco a Castelluccio Valmaggiore con il prof Gaetano Mari

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La Fondazione “La Picarella Famiglia Patella e Carlo Ricchetti ETS” è lieta di presentare la pubblicazione
dal titolo “Nascite e struttura della popolazione di Castelluccio Valmaggiore, 1580 1860”1860”, del dottor
Gaetano Mari , docente di Matematica ed esperto in Scienze Attuariali, che si terrà sabato 17 agosto, ore
17:30 presso la Casa del Parco di Castelluccio Valmaggiore. Il dottor Mari ha condotto una ben documentata ricerca di dati statistici che riguardano tutti gli aspetti demografici dei cittadini castelluccesi vissuti nei secoli scorsi, tra il 1580 e l’Unità d’Italia. Le informazioni raccolte sono poi confluite nella Tesi di Diploma discussa dallo stesso autore nel 1971. La Fondazione, presieduta dall’ingegner Vittorio Pompa, si è occupata della pubblicazione della tesi e invita alla presentazione coloro che vogliono prendere parte all’iniziativa, che si colloca nell’ambito degli eventi del Cartellone estivo 2024 del Comune di Castelluccio Valmaggiore.

L’INTERVISTA DI DANIELA PALMIERI

In vista della presentazione della pubblicazione del dottor Gaetano Mari, docente di Matematica ed
esperto in Scienze Attuariali branca della Statistica che si occupa di Finanza e Bilanci previdenziali , gli abbiamo rivolto qualche domanda sul lavoro di ricerca storica condotto sugli aspetti demografici della popolazione c astelluccese vissuta nei tre secoli che vanno dal tardo 500 all’Unità d’Italia.

Dottor Mari, come è nata l’idea di compiere questa ricerca di dati anagrafici e storici in un
periodo il 1970 in cui non c’era la digitalizzazione dei documenti?

L’idea di svolgere questa ricerca mi è stata suggerita da un docente di Foggia, il professor Luigi Di
Comite, a conclusione del mio percorso di studi in Scienze Statistiche a Bari, presso la Facoltà di
Economia e Commercio. Dopo i due anni, bisognava presentare una tesi finale per poi
specializzarsi. Perciò, dopo il biennio e prima della specializzazione in Scienze Attuariali che feci a
Roma, lavorai su questa tesi. L’argomento della tesi mi fu affidato perchè il professor Di Comite, in
quel periodo, stava portan do avanti una ricerca sui dati demografici delle popolazioni in provincia
di Foggia vissute all’epoca. Perciò, poichè io sono di Castelluccio, ho svolto la ricerca qui sul posto.
Riguardo alla reperibilità dei dati , ho consultato i registri parrocchiali d ella Chiesa di San
Giovanni Battista , di Castelluccio. All’epoca c’era don Martino, che mi ha mostrato tutto l’archivio
documentale in loro possesso: si trattava di registri scritti a mano dai sacerdoti dei secoli scorsi,
che annotavano minuziosamente e in bella grafia i nomi dei battezzati , dei loro genitori e di
madrine e padrini di Battesimo. Sono dati registrati con molta precisione, perchè all’epoca, quando
c’era una nascita, il rito del Battesimo avveniva il giorno stesso, o al massimo il giorno d opo. Sui
registri era inoltre annotato anche il giorno di nascita del bambino, oltre a quello del Battesimo.
Oltre ai nomi dei battezzati, in archivio era presente un’altra interessante sezione denominata “Stati
delle Anime”, che era un vero e proprio “ce nsimento” della popolazione vivente: una
“schedatura”dei nuclei familiari presenti in paese, completa di indirizzo dell’abitazione. Questi
registri, più un interessante volume scritto in latino sui fatti storici, che spazia anche sulle
vicissitudini d elle Diocesi di Troia e Castelluccio, sono state le fonti da cui ho attinto, insieme ai
dati documentali raccolti dal canonico De Palma.


Proviamo a fare una lettura dei dati statistici da lei raccolti: quali sono stati gli aspetti salienti emersi dalla sua ricerca?
I dati che riguardano il periodo compreso tra 1580 e il il 1860 (quindi prima dell’Unità dell’Italia) si
riferiscono ad una fase in cui non c’erano flussi migratori, per cui la popolazione era stanziale e il
margine di precisione delle info rmazioni raccolte è poco approssimativo. In linea di massima,
possiamo dire che c’era una più alta natalità di cittadini maschi 105/106 maschi ogni 100
femmine , ma anche una più alta mortalità dei maschi rispetto alle femmine, soprattutto verso i
20 an ni di età: in questa fase della vita, i numeri di maschi e femmine tendono ad equipararsi. La
più alta mortalità dei maschi si spiega, in linea generale, col fatto che questi erano più esposti delle
femmine alla vita lavorativa all’esterno. Ma dai dati eme rge che anche nella primissima infanzia
c’era un’alta mortalità: un’espressione tipica dell’epoca era infatti “Suonava spesso la Cosa vuole dire? Ecco, ogni volta che c’era la nascita di un bambino o una bambina che moriva subito dopo, c’era i l suono di una campanella che si propagava per tutto il paese. C’è poi da aggiungere che prima dell’Unità d’Italia c’era la baronia, perciò la produzione agricola era appena sufficiente a coprire il fabbisogno della popolazione. Dal grafico possiamo veder e che la produzione agricola si incrementa a partire dal 1800 e, parallelamente a questo incremento, anche il produzione agricola si incrementa a partire dal 1800 e, parallelamente a questo incremento, anche il numero delle nascite sale: numero delle nascite sale: nel 1800 la popolazione castelluccese raggiungeva circa i 3000 nel 1800 la popolazione castelluccese raggiungeva circa i 3000 abitanti.abitanti. Dopo l’Unità d’Italia, dal 1879 al 1889 a CastDopo l’Unità d’Italia, dal 1879 al 1889 a Castelluccio c’era una media di 150 nascite elluccio c’era una media di 150 nascite l’anno. Il dato da evidenziare, però, è anche il fatto che parallelamente all’aumento delle nascite c’è l’anno. Il dato da evidenziare, però, è anche il fatto che parallelamente all’aumento delle nascite c’è stata anche l’stata anche l’impennata dei flussi migratoriimpennata dei flussi migratori: questo fenomeno è inevitabile, perchè con l’Unità : questo fenomeno è inevitabile, perchè con l’Unità d’Italia c’è stad’Italia c’è stata anche l’introduzione della leva obbligatoria e della tassa sul macinato, perciò le ta anche l’introduzione della leva obbligatoria e della tassa sul macinato, perciò le persone hanno cominciato a cercare altrove migliori condizioni di vita.persone hanno cominciato a cercare altrove migliori condizioni di vita.


Dottor Mari, lei ha condotto questa ricerca quando era un giovane studente di Statistica. Qual è stata la sua esperienza lavorativa successiva in quest’ambito?l è stata la sua esperienza lavorativa successiva in quest’ambito?

Dunque, a conclusione del percorso biennale in Scienze Statistiche a Bari ho discusso questa tesi,
nel 1971. Poi mi sono specializzato a Roma in Scienze Attuariali , dove nel 1975 ho conseguito la
laurea. Dopo la laurea ho partecipato a diversi concorsi e, nel frattempo, insegnavo Matematica alle
scuole superiori. Vinsi il concorso presso il Gruppo Banco di Napoli Cassa del Mezzogiorno e
andai a lavorare alla sede di Napoli come attu ario: mi occupavo di bilanci previdenziali e feci dei
corsi di perfezionamento e master all’estero, tra cui Londra , dove ho vissuto per più di 5 anni, e
New York. Sono stato dirigente della Finanza a Medio termine. Poi, una volta conclusa l’esperienza
lavo rativa col Banco di Napoli Cassa del Mezzogiorno, ho ripreso ad insegnare Matematica, a
Verona , dove vivo. Mi sono poi dedicato a scrivere delle poesie in dialetto castelluccese sulle storie del paese, con il professor Cacchio , grazie al qua le ho avuto modo di approfondire soprattutto l’aspetto linguistico delle espressioni dialettali: il vocabolario sulle parole in castelluccese scritto da lui è stata una fonte validissima che mi ha aiutato molto.


“Riteniamo che il lavoro svolto dal dottor Mari vada preservato e tramandato” Mari vada preservato e tramandato” conclude l’ingegner conclude l’ingegner Vittorio PompaVittorio Pompa, presidente della , presidente della Fondazione “La Picarella Fondazione “La Picarella –– Famiglia Patella e Carlo Ricchetti Famiglia Patella e Carlo Ricchetti ETS”,ETS”, “per questo motivo siamo stati felici di raccogliere questi preziosi dati in una pubblicazione, “per questo motivo siamo stati felici di raccogliere questi preziosi dati in una pubblicazione, che che andrà ad arricchire la nostra biblioteca e potrà essere consultabile e fruibile da studenti e da andrà ad arricchire la nostra biblioteca e potrà essere consultabile e fruibile da studenti e da quanti vogliono approfondire la conoscenza dei fatti storici della nostra comunità”.quanti vogliono approfondire la conoscenza dei fatti storici della nostra comunità”.