“In una fase in cui la Regione Puglia è impegnata nel tentativo di ridurre il mostruoso deficit sanitario ammontante a 250 milioni di euro, tagliando servizi ai cittadini pugliesi il cui diritto di curarsi viene sempre meno, o nella misura in cui ci sono uffici regionali che non funzionano per carenza di personale, come nel caso dell’Ufficio Urbanistica di Foggia, è decisamente sgradevole apprendere che vi sarebbero componenti dell’attuale XI Legislatura in procinto di aprire uffici di segreteria politica nei propri collegi di elezione e, per di più, in strutture della Regione Puglia”. Lo afferma il consigliere regionale Giannicola De Leonardis che ha presentato una interrogazione urgente sul tema perché: “è necessario capire se esiste una norma che lo consente e, qualora vi fosse, a quali figure lo consente, se consiglieri o assessori. E per il funzionamento di questi uffici di segreteria politica territoriale che tipologia di dipendente sarebbe impiegata. Se regionale, il che significa distrarlo da altre mansioni e uffici, o se cooptato, previo conferimento di incarico fiduciario, magari con un aggravio di costi per le casse della Regione Puglia. Ogni rappresentante eletto in Consiglio regionale o componente di Giunta è libero di organizzarsi sul proprio territorio come meglio crede per svolgere al meglio la propria attività politica. Ma lo faccia a proprie spese e non a spese del contribuente”, conclude De Leonardis.
De Leonardis (FdI): le segreterie politiche territoriali di consiglieri e assessori non diventino a carico della Regione Puglia
