19 gennaio 2023: nel ventitreesimo anniversario della dipartita di Bettino Craxi prosegue la spaccatura per la commemorazione

Il 19 gennaio 2023 veniva a mancare Bettino Craxi il famoso leader dei socialisti italiani che ha traghettato l’Italia nel secondo boom degli anni Ottanta quando era in maggioranza con la DC e da Presidente del Consiglio dei Ministri in quota PSI. È innegabile che fu uno statista che ha cambiato la storia del nostro Paese e ne ha anticipato processi storici tuttora in corso non solo a sinistra . E’ stato vittima dell’uso politico della giustizia e ha pagato per tutti coloro che erano nell’allora maggioranza e nell’allora opposizione per lo scandalo di Tangentopoli. Da allora è stata cancellata l’intera classe dirigente che aveva risollevato l’Italia dalla fine del secondo dopoguerra all’avvio degli anni novanta. L’accanimento sulla sua persona non ha avuto eguali nella storia della Repubblica Italiana.

Ma qual’è il bilancio giudiziario del Pool di Mani Pulite? Parliamo di 1.233 condanne per corruzione, concussione, finanziamento illecito dei partiti e relativi falsi in bilancio aziendali. Al conto vanno aggiunte altre 448 sentenze di “estinzione del reato”, che non sono condanne ma nemmeno assoluzioni: i giudici spiegano che l’imputato è colpevole, ma non può essere punito per amnistia, morte dell’accusato e soprattutto per prescrizione (ben 423 casi), cioè per scadenza dei termini massimi di punibilità, che in Italia sono straordinariamente brevi. Questi numeri non dovrebbero indurre la classe dirigente tutta ad un serio confronto su questo tema sulla velocizzazione dei tempi della giustizia e per evitare abusi che molte volte hanno portato a suicidi che si potevano evitare? Perchè dopo oltre trenta anni non si ammainano le tifoserie ideologiche e non si avvia un vero confronto su questo delicato tema?

Ogni anno peraltro presso la sua tomba ad Hammamet gli esponenti del centrodestra italiano omaggiano il leader socialista mentre dall’altra parte esiste un atteggiamento ambiguo in quota PD. Ci sono dei distinguo da parte di Napolitano, Bettini, Veltroni e D’Alema che lo hanno in parte rivalutato plaudendo alla sua gestione della politica estera ai tempi di Sigonella. Nel 2010 Giorgio Napolitano dichiarò: “E’ un fatto che il peso per la responsabilità per i fenomeni degenerativi ammessi”, fosse poi “caduto con durezza senza eguali sulla sua persona”.

Alla commemorazione del 2023 in Tunisia del centrosinistra era presente solo il renziano Ettore Rosato, ed ecco il commento di Stefania Craxi: «Un’altra occasione è stata persa per fare i conti con Bettino Craxi che per questa sinistra significa fare i conti con se stessa e con la storia di “Mani Pulite” che rimane il suo atto fondativo». Quando si riuscirà serenamente a compiere un atto di confronto serio su questo tema? Servirebbe una pacificazione da entrambe le parti ed un’analisi più obiettiva.

Come sostiene infine Silvio Berlusconi l’ex leader del PSI ha il merito di aver sottratto il socialismo italiano al disegno egemone del PCI, ancora legato all’Unione Sovietica e ha fatto nascere un’area riformista di sicuro profilo democratico e occidentale, che nel nostro Paese era sempre stata molto debole. Rompendo l’innaturale alleanza consociativa del “compromesso storico” ha salvaguardato e rafforzato la democrazia nel nostro Paese. Ponendo per primo l’esigenza di profonde riforme istituzionali ha colto prima degli altri i segnali di crisi di un sistema istituzionale bloccato che stava perdendo non solo di efficienza ma anche di rappresentatività dell’opinione pubblica.

M.A.