Arresti domiciliari per il sindaco dem di Polignano a Mare: appalti truccati, inclusa anche la ristorazione scolastica. Presidente dell’ANCI Puglia e da un mese nel cda di Aeroporti di Puglia su nomina del governatore pugliese Emiliano

L’operazione, condotta dalla Guardia di Finanza di Monopoli, è stata ribattezzata ‘Amici miei. Le dieci misure cautelari emesse, tra domiciliari e interdittive, coinvolgono 5 aziende e 5 pubblici ufficiali, tra tecnici amministratori. Domenico Vitto, sindaco di Polignano a Mare (PD), è agli arresti domiciliari. Domenico Vitto, nello specifico, è accusato del reato di turbativa d’asta e del reato in concorso in falso ideologico. I fatti contestati sono relativi al periodo 2018-2021. Tra gli indagati c’è anche Salvatore Colella, il vicesindaco con delega ai lavori pubblici, insieme ai dirigenti e funzionari comunali Nicola Cicala, Pasquale Teofilo e Raffaele Lassandro, secondo quanto riportato dalla Gazzetta del Mezzogiorno. A diversi imprenditori sono invece state notificate misure interdittive, che consistono nel divieto di contrarre con la Pubblica amministrazione. Si tratta di: Nicola Narracci, Hibro Hibroj, Sergio Giazzi, Vito Dentico e Vito Lo Franco. L’ordinanza (623 pagine) è stata firmata dal gip del Tribunale di Bari, Angelo Salerno. Secondo l’accusa, Vitto avrebbe aiutato a truccare l’appalto per i lavori per il rifacimento di largo Gelso e del lungomare Domenico Modugno, affidati a Hibroj (definito “suo sostenitore politico”) scegliendo personalmente il presidente della commissione di gara.