Il 6 giugno 1944, oltre 150.000 uomini provenienti da tutto il mondo sbarcarono in Normandia per salvare l’Europa dal nazismo. Nelle stesse ore, le truppe sovietiche avanzavano da est, minacciando non soltanto la Germania nazista, ma l’Europa intera. Senza l’intervento degli Alleati, tutto il continente avrebbe rischiato di cadere nella sfera d’influenza sovietica. Avrebbe significato povertà, arretratezza economica, oppressione, polizia segreta, assenza di diritti civili e politici: piaghe che l’Europa orientale ha conosciuto fino a pochi decenni fa e dalle quali soltanto oggi sta lentamente guarendo.Dobbiamo moltissimo ai ragazzi del D-Day.Tra quegli uomini c’erano italiani, polacchi, inglesi, americani, canadesi, francesi, belgi, norvegesi, cecoslovacchi e olandesi. Circa dodicimila soldati rimasero gravemente feriti o morirono sulle spiagge della Normandia, ma moltissimi altri persero la vita durante l’avanzata verso Berlino.
