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il malumore che riversate sui social per quello che non funziona nella nostra provincia venite a mostrarlo ð¢ð¥ ðð ð¬ðððððŠðð«ð ð¬ð®ð¥ð¥ð ðððððð¥ð ðð.
Vi invito a un momento di vera partecipazione che potrebbe diventare ðð»ð® ðœð®ðŽð¶ð»ð® ð±ð¶ ðððŒð¿ð¶ð® importante per la Capitanata. Una giornata che potrebbe essere ricordata come lâatteso scatto dâðŒð¿ðŽðŒðŽð¹ð¶ðŒ di una popolazione che ha deciso di dire basta, come lâatto di ð°ðŒð¿ð®ðŽðŽð¶ðŒ che ha posto fine al far finta di non vedere da parte dello Stato e delle Istituzioni.
A voi la scelta di continuare ad essere ðð¿ð®ððð®ðð¶ ð°ðŒðºð² ðœð®ð»ð±ð® nello zoo, rabboniti con un pezzo di bambù, oppure se volete difendere ciò che vi spetta: prima di tutto il rispetto.
Ci hanno rubato tutto, anche la visione del futuro e la speranza per i nostri figli. Vi domando: ci hanno rubato anche la dignità ?
Io dico che il tempo Ú scaduto e la misura Ú colma. Basta panda, adesso ð²Ì ð¶ð¹ ðºðŒðºð²ð»ððŒ ð±ð¶ ð²ððð²ð¿ð² ðŽð¿ð¶ððð¹ð.
Mi rendo conto che non Ú facile e che ciò che vi sto proponendo ð»ðŒð» ðð¶ ð²Ì ðºð®ð¶ ðð¶ðððŒ ðœð¿ð¶ðºð®. I cambiamenti sono sempre difficili da accettare e da affrontare. Lâalternativa Ú continuare a lamentarsi e a non fare niente.
Vi ricordo la situazione attuale in Provincia di Foggia: nessuna prospettiva di sviluppo. Quindi, che cosa avete da perdere?
Il 26 settembre Ú domenica. ðð¹ð¹ð² ðð¬.ð¬ð¬ potete decidere di salire in macchina e far parte di uno dei due cortei che partiranno da Foggia e da San Severo percorrendo lentamente la Statale 16 fino allâex zuccherificio di Rignano Garganico, oppure se farvi una passeggiata pensando che i problemi si risolveranno da soli o, peggio, delegando tutto alla politica.
Finora questa tattica non ha funzionato. Quindi perché insistere?
La manifestazione che sto preparando insieme a tanti cittadini, invitando anche rappresentanti delle istituzioni nazionali, regionali e locali, nonché politici, esponenti delle varie categorie sociali ed economiche, Ú ð®ðððŒð¹ððð®ðºð²ð»ðð² ðœð®ð°ð¶ð³ð¶ð°ð® ed Ú un qualcosa che non si Ú mai fatto prima.
Mai prima dâora infatti Ú stata organizzata una manifestazione che coinvolgesse la gente di Capitanata senza bandiere, senza distinzioni politiche o di ruoli.
Il 26 settembre saremo in tanti, ma formeremo ðð»âðð»ð¶ð°ð® ððŒð°ð² ð°ðµð² ðŽð¿ð¶ð±ð²ð¿ð®Ì ðŸðð®ð»ððŒ ð°ð¶ ðð¶ð®ðºðŒ ðððð³ð®ðð¶ ð±ð¶ ðð²ð»ðð¶ð¿ð°ð¶ ð®ð¯ð¯ð®ð»ð±ðŒð»ð®ðð¶.
Questa specie di âemarginazioneâ che subisce la Capitanata Ú un qualcosa che riguarda tutti, ad ogni livello, perché non Ú una questione locale ma un fatto nazionale che dovrebbe coinvolgere tutte le istituzioni.
Certo, la strada Ú lunga ma, se mai si comincia, mai si arriva alla meta. E noi quel 26 settembre percorreremo davvero una strada, quella Statale 16 bagnata dal sangue delle vittime, simbolo della mancanza di attenzione e di rispetto nei confronti di 600mila foggiani.
à una sfida per tutti e ci vuole coraggio. Io e gli altri ci metteremo la faccia.
ð ð® ð°ðµð¶ ð»ðŒð» ðœð®ð¿ðð²ð°ð¶ðœð²ð¿ð®Ì ð®ð¹ ð°ðŒð¿ðð²ðŒ ð®ðð¿ð®Ì ðœðŒð¶ ð¶ð¹ ð°ðŒð¿ð®ðŽðŽð¶ðŒ ð±ð¶ ðŽðð®ð¿ð±ð®ð¿ðð¶ ð®ð¹ð¹ðŒ ððœð²ð°ð°ðµð¶ðŒ ðŒ ð¶ ðœð¿ðŒðœð¿ð¶ ð³ð¶ðŽð¹ð¶ ð² ð±ð¶ð¿ð² ð°ðµð² ð°ð¶ ðµð® ðœð¿ðŒðð®ððŒ ð® ð°ð®ðºð¯ð¶ð®ð¿ð² ð¹ð² ð°ðŒðð² ð² ð°ðµð² ð»ðŒð» ð²Ì ð°ðŒðºðœð¹ð¶ð°ð² ð±ð¶ ðŸðð²ððð® ðð¶ððð®ðð¶ðŒð»ð² ð»ðŒð» ðœð¶ðÌ ððŒðœðœðŒð¿ðð®ð¯ð¶ð¹ð²?
Se quotidianamente balziamo agli onori delle cronache vuoi per fatti legati alla criminalità , vuoi perché siamo all’ultimo posto della classifica in termini di vivibilità e di qualità della vita, evidentemente c’Ú qualcosa che non va. Chi si volta dallâaltra parte fa parte del sistema.
La storia ci insegna che quando a muoversi Ú una popolazione non la si può ignorare.
ðð² ð°ð¿ð¶ðð¶ð°ð¶ðð®Ì ððŒð»ðŒ ðð®ð»ðð² e abbracciano lâagricoltura, la sanità , le infrastrutture, la viabilità , lâambiente e lo sviluppo industriale e turistico. Dicono che siamo unâarea a vocazione agricola e poi non abbiamo a disposizione lâelemento fondamentale: lâacqua.
Parlano di âQuarta mafiaâ e ci hanno lasciati a combatterla con un solo tribunale. Ã un disastro circolare. Inconcepibile, per me, in una provincia che ha tutto: i monti e il mare, il sole e una terra generosa, menti brillanti e voglia di farcela. Sulla carta ci dovrebbero invidiare, invece ci escludono e dileggiano.
Continue promesse inevase e rinvii di decisioni fondamentali hanno favorito la colonizzazione e il depauperamento di questo territorio. ððŒððð¿ð¶ð»ðŽðŒð»ðŒ ð¶ ð»ðŒððð¿ð¶ ðŽð¶ðŒðð®ð»ð¶ ð® ðð°ð®ðœðœð®ð¿ð².
Anche io ho un figlio che studia al Nord e mi aspetto che resterà lì a lavorare, perché qui non possiamo offrirgli niente. Non câÚ lavoro, non ci sono prospettive. Vogliamo parlare poi di quelli che restano? Vogliamo parlare della mafia che soffoca le attività e impedisce ad altre di impiantarsi?
Cari cittadini della Provincia di Foggia, lo sappiamo, questo Ú un periodo storico particolare: assistiamo a stravolgimenti quotidiani che ci turbano, eppure Ú questo il momento per ðœð®ððð®ð¿ð² ð®ð¶ ð³ð®ððð¶ ð² ð°ðµð¶ð²ð±ð²ð¿ð² ðºð¶ððð¿ð² ððð¿ð®ðŒð¿ð±ð¶ð»ð®ð¿ð¶ð² ðœð²ð¿ ð¹ð® ðð®ðœð¶ðð®ð»ð®ðð®.
Eppure vi dico che questo Ú un momento storico fondamentale per capire e indirizzare il futuro della nostra terra, mediante progetti, proposte e dialogo costante con il Governo nazionale, rimediando allo squilibrio territoriale che la nostra provincia mostra nel panorama regionale.
Il treno del PNRR sta passando adesso e non possiamo permetterci di perderlo. ðÌ ð¹âðð¹ðð¶ðºð® ðŒð°ð°ð®ðð¶ðŒð»ð².
Quindi Ú ðºðŒð¿ð®ð¹ðºð²ð»ðð² ð»ð²ð°ð²ððð®ð¿ð¶ðŒ ð¶ðºðœð²ðŽð»ð®ð¿ðð¶, lo dobbiamo ai nostri figli.
Voi mi avete concesso lâonore di rappresentare questo territorio in Regione, ma la âquestione Provincia di Foggiaâ non Ú qualcosa che posso affrontare da solo. Riguarda tutti.
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