Lettera aperta ai cittadini della provincia di Foggia da parte del consigliere regionale Antonio Tutolo. Appello alla partecipazione alla manifestazione del 26 settembre 2021 alle ore 10 sulla SS16

𝓒𝓪𝓻𝓲 𝓒𝓲𝓜𝓜𝓪𝓭𝓲𝓷𝓲 𝓭𝓲 𝓒𝓪𝓹𝓲𝓜𝓪𝓷𝓪𝓜𝓪,

il malumore che riversate sui social per quello che non funziona nella nostra provincia venite a mostrarlo 𝐢𝐥 𝟐𝟔 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐞𝐊𝐛𝐫𝐞 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐒𝐭𝐚𝐭𝐚𝐥𝐞 𝟏𝟔.
Vi invito a un momento di vera partecipazione che potrebbe diventare 𝘂𝗻𝗮 𝗜𝗮𝗎𝗶𝗻𝗮 𝗱𝗶 𝘀𝘁𝗌𝗿𝗶𝗮 importante per la Capitanata. Una giornata che potrebbe essere ricordata come l’atteso scatto d’𝗌𝗿𝗎𝗌𝗎𝗹𝗶𝗌 di una popolazione che ha deciso di dire basta, come l’atto di 𝗰𝗌𝗿𝗮𝗎𝗎𝗶𝗌 che ha posto fine al far finta di non vedere da parte dello Stato e delle Istituzioni.

A voi la scelta di continuare ad essere 𝘁𝗿𝗮𝘁𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗰𝗌𝗺𝗲 𝗜𝗮𝗻𝗱𝗮 nello zoo, rabboniti con un pezzo di bambù, oppure se volete difendere ciò che vi spetta: prima di tutto il rispetto.
Ci hanno rubato tutto, anche la visione del futuro e la speranza per i nostri figli. Vi domando: ci hanno rubato anche la dignità?
Io dico che il tempo Ú scaduto e la misura Ú colma. Basta panda, adesso 𝗲̀ 𝗶𝗹 𝗺𝗌𝗺𝗲𝗻𝘁𝗌 𝗱𝗶 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗎𝗿𝗶𝘇𝘇𝗹𝘆.

Mi rendo conto che non Ú facile e che ciò che vi sto proponendo 𝗻𝗌𝗻 𝘀𝗶 𝗲̀ 𝗺𝗮𝗶 𝘃𝗶𝘀𝘁𝗌 𝗜𝗿𝗶𝗺𝗮. I cambiamenti sono sempre difficili da accettare e da affrontare. L’alternativa Ú continuare a lamentarsi e a non fare niente.
Vi ricordo la situazione attuale in Provincia di Foggia: nessuna prospettiva di sviluppo. Quindi, che cosa avete da perdere?

Il 26 settembre Ú domenica. 𝗔𝗹𝗹𝗲 𝟭𝟬.𝟬𝟬 potete decidere di salire in macchina e far parte di uno dei due cortei che partiranno da Foggia e da San Severo percorrendo lentamente la Statale 16 fino all’ex zuccherificio di Rignano Garganico, oppure se farvi una passeggiata pensando che i problemi si risolveranno da soli o, peggio, delegando tutto alla politica.
Finora questa tattica non ha funzionato. Quindi perché insistere?

La manifestazione che sto preparando insieme a tanti cittadini, invitando anche rappresentanti delle istituzioni nazionali, regionali e locali, nonché politici, esponenti delle varie categorie sociali ed economiche, Ú 𝗮𝘀𝘀𝗌𝗹𝘂𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗜𝗮𝗰𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮 ed Ú un qualcosa che non si Ú mai fatto prima.
Mai prima d’ora infatti Ú stata organizzata una manifestazione che coinvolgesse la gente di Capitanata senza bandiere, senza distinzioni politiche o di ruoli.
Il 26 settembre saremo in tanti, ma formeremo 𝘂𝗻’𝘂𝗻𝗶𝗰𝗮 𝘃𝗌𝗰𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗎𝗿𝗶𝗱𝗲𝗿𝗮̀ 𝗟𝘂𝗮𝗻𝘁𝗌 𝗰𝗶 𝘀𝗶𝗮𝗺𝗌 𝘀𝘁𝘂𝗳𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶𝗿𝗰𝗶 𝗮𝗯𝗯𝗮𝗻𝗱𝗌𝗻𝗮𝘁𝗶.
Questa specie di “emarginazione” che subisce la Capitanata Ú un qualcosa che riguarda tutti, ad ogni livello, perché non Ú una questione locale ma un fatto nazionale che dovrebbe coinvolgere tutte le istituzioni.
Certo, la strada Ú lunga ma, se mai si comincia, mai si arriva alla meta. E noi quel 26 settembre percorreremo davvero una strada, quella Statale 16 bagnata dal sangue delle vittime, simbolo della mancanza di attenzione e di rispetto nei confronti di 600mila foggiani.
È una sfida per tutti e ci vuole coraggio. Io e gli altri ci metteremo la faccia.
𝗠𝗮 𝗰𝗵𝗶 𝗻𝗌𝗻 𝗜𝗮𝗿𝘁𝗲𝗰𝗶𝗜𝗲𝗿𝗮̀ 𝗮𝗹 𝗰𝗌𝗿𝘁𝗲𝗌 𝗮𝘃𝗿𝗮̀ 𝗜𝗌𝗶 𝗶𝗹 𝗰𝗌𝗿𝗮𝗎𝗎𝗶𝗌 𝗱𝗶 𝗎𝘂𝗮𝗿𝗱𝗮𝗿𝘀𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗌 𝘀𝗜𝗲𝗰𝗰𝗵𝗶𝗌 𝗌 𝗶 𝗜𝗿𝗌𝗜𝗿𝗶 𝗳𝗶𝗎𝗹𝗶 𝗲 𝗱𝗶𝗿𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗶 𝗵𝗮 𝗜𝗿𝗌𝘃𝗮𝘁𝗌 𝗮 𝗰𝗮𝗺𝗯𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗰𝗌𝘀𝗲 𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗌𝗻 𝗲̀ 𝗰𝗌𝗺𝗜𝗹𝗶𝗰𝗲 𝗱𝗶 𝗟𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝘀𝗶𝘁𝘂𝗮𝘇𝗶𝗌𝗻𝗲 𝗻𝗌𝗻 𝗜𝗶𝘂̀ 𝘀𝗌𝗜𝗜𝗌𝗿𝘁𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲?
Se quotidianamente balziamo agli onori delle cronache vuoi per fatti legati alla criminalità, vuoi perché siamo all’ultimo posto della classifica in termini di vivibilità e di qualità della vita, evidentemente c’Ú qualcosa che non va. Chi si volta dall’altra parte fa parte del sistema.
La storia ci insegna che quando a muoversi Ú una popolazione non la si può ignorare.

𝗟𝗲 𝗰𝗿𝗶𝘁𝗶𝗰𝗶𝘁𝗮̀ 𝘀𝗌𝗻𝗌 𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲 e abbracciano l’agricoltura, la sanità, le infrastrutture, la viabilità, l’ambiente e lo sviluppo industriale e turistico. Dicono che siamo un’area a vocazione agricola e poi non abbiamo a disposizione l’elemento fondamentale: l’acqua.
Parlano di “Quarta mafia” e ci hanno lasciati a combatterla con un solo tribunale. È un disastro circolare. Inconcepibile, per me, in una provincia che ha tutto: i monti e il mare, il sole e una terra generosa, menti brillanti e voglia di farcela. Sulla carta ci dovrebbero invidiare, invece ci escludono e dileggiano.
Continue promesse inevase e rinvii di decisioni fondamentali hanno favorito la colonizzazione e il depauperamento di questo territorio. 𝗖𝗌𝘀𝘁𝗿𝗶𝗻𝗎𝗌𝗻𝗌 𝗶 𝗻𝗌𝘀𝘁𝗿𝗶 𝗎𝗶𝗌𝘃𝗮𝗻𝗶 𝗮 𝘀𝗰𝗮𝗜𝗜𝗮𝗿𝗲.
Anche io ho un figlio che studia al Nord e mi aspetto che resterà lì a lavorare, perché qui non possiamo offrirgli niente. Non c’Ú lavoro, non ci sono prospettive. Vogliamo parlare poi di quelli che restano? Vogliamo parlare della mafia che soffoca le attività e impedisce ad altre di impiantarsi?

Cari cittadini della Provincia di Foggia, lo sappiamo, questo Ú un periodo storico particolare: assistiamo a stravolgimenti quotidiani che ci turbano, eppure Ú questo il momento per 𝗜𝗮𝘀𝘀𝗮𝗿𝗲 𝗮𝗶 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗶 𝗲 𝗰𝗵𝗶𝗲𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗺𝗶𝘀𝘂𝗿𝗲 𝘀𝘁𝗿𝗮𝗌𝗿𝗱𝗶𝗻𝗮𝗿𝗶𝗲 𝗜𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗖𝗮𝗜𝗶𝘁𝗮𝗻𝗮𝘁𝗮.
Eppure vi dico che questo Ú un momento storico fondamentale per capire e indirizzare il futuro della nostra terra, mediante progetti, proposte e dialogo costante con il Governo nazionale, rimediando allo squilibrio territoriale che la nostra provincia mostra nel panorama regionale.
Il treno del PNRR sta passando adesso e non possiamo permetterci di perderlo. 𝗘̀ 𝗹’𝘂𝗹𝘁𝗶𝗺𝗮 𝗌𝗰𝗰𝗮𝘀𝗶𝗌𝗻𝗲.
Quindi Ú 𝗺𝗌𝗿𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗻𝗲𝗰𝗲𝘀𝘀𝗮𝗿𝗶𝗌 𝗶𝗺𝗜𝗲𝗎𝗻𝗮𝗿𝘀𝗶, lo dobbiamo ai nostri figli.
Voi mi avete concesso l’onore di rappresentare questo territorio in Regione, ma la “questione Provincia di Foggia” non Ú qualcosa che posso affrontare da solo. Riguarda tutti.

𝓐𝓷𝓜𝓞𝓷𝓲𝓞 𝓣𝓟𝓜𝓞𝓵𝓞