Gli Ospedali di Comunità svolgono una funzione assistenziale e diagnostica per popolazione anziana con malattie croniche, fragili e che non necessitano di ospedalizzazione.In queste Unità di Degenza Territoriale i medici di base possono ricoverare anziani non gestibili in ambito familiare e per il periodo strettamente necessario ad una stabilizzazione delle condizioni di salute.Queste realtà assistenziali territoriale sono state sin dalla loro costituzione affidate a Cooperative Sociali, successivamente affidate alla Sanitaservice di Foggia, nell’ambito di una straordinaria vertenza, per dare stabilità economica ai lavoratori che non venivano regolarmente pagati.
Negli ultimi due mesi, per effetto delle misure di contenimento del contagio derivante da Covid 19, anche gli Ospedali di Comunità, al pari delle altre strutture sanitarie, hanno visto in qualche caso ridotte le presenze, come nel caso della UDT di San Nicandro Garganico, nelle altre la sospensione dei ricoveri con conseguente messa a disposizione dei lavoratori, soprattutto infermieri.
Oggi si parla di “fase 2” ovvero di riapertura dei presidi sanitari e della possibilità di una programmazione delle attività, nel rispetto dei protocolli per la sicurezza, con la cosiddetta ripartenza dei ricoveri e della graduale ripresa dell’attività.
La novità, che mette in affanno la platea dei lavoratori, riguarda la decisione della ASL di Foggia di non affidare più alla Sanitaservice di Foggia, la gestione del servizio, ma di gestirlo direttamente con proprio personale, perlomeno quello infermieristico.
Una tale decisione, se effettivamente concretizzata, rischierebbe, a nostro parere, di far fare un passo indietro a questi lavoratori che vedrebbero seriamente minacciato o messo in discussione il proprio posto di lavoro, da tantissimi anni dedicato a queste strutture e che pensavano, dopo il travaglio lavorativo con le Cooperative, di aver raggiunto una stabilità lavorativa con la Sanitaservice.
A tal proposito dobbiamo anche segnalare che tale decisione, posta in essere in questa fase pandemica, creerebbe seri problemi organizzativi alla direzione aziendale che si troverebbe con enormi difficoltà nell’avere a disposizione personale sufficiente a garantire una ripartenza dei servizi sanitari, in un territorio vasto come quello della Capitanata, anche con l’approssimarsi della stagione estiva.
Seri problemi organizzativi si creerebbero anche per la Sanitaservice di Foggia, società in house dell’ASL di Foggia, in quanto la ricollocazione di questo personale non sarebbe cosa semplice, atteso che l’unica possibilità sarebbe quella di destinare il personale infermieristico nel Servizio di Emergenza e Urgenza, 118, con conseguente necessità di assicurare una formazione specifica per la tutela e la salvaguardia della salute dei lavoratori, se non addirittura l’emergere di un potenziale esubero di personale.
Tanto premesso proponiamo un congelamento, se non addirittura un ripensamento del progetto di gestione diretta degli Ospedali di Comunità di San Nicandro Garganico, Vico del Gargano e Vieste da parte della ASL di Foggia.
Sarebbe la migliore soluzione del momento, in quanto permetterebbe una riapertura rapida delle UDT, una riflessione sociale sulla opportunità di non continuare ad affidare a Sanitàservice di Foggia la gestione del servizio, nonché il tempo necessario alle parti sociali di potersi confrontare direttamente per la tutela dei lavoratori.
Cordiali saluti
CGIL FP Lavecchia f.to
CISL FP Cisternino f.to