Signor presidente, le scrivo perché profondamente deluso del suo approccio nei confronti di noi sindaci in merito alla gestione dell’emergenza coronavirus”. Inizia così la lettera a Michele Emiliano che Franco Landella, sindaco di Foggia e vicario Anci Puglia, in un comunicato stampa precisa di inviare a nome di tutti i sindaci della Capitanata.
Nella massima, Landella sottolinea come i primi cittadini siano stati lasciati e non siano stati coinvolti nell’organizzazione dei presidi ospedalieri “né tantomeno dalla Protezione Civile regionale, risultata ad oggi totalmente assente!” tuona Landella, che aggiunge: “Le chiedo di cambiare il comportamento nei nostri confronti; siamo in primissima linea più di lei”.
Il comportamento che Landella chiede ad Emiliano di cambiare consiste nel correggere “l’inspiegabile ritardo nella comunicazione dei dati sulle persone contagiate che pone i nostri concittadini in posizione di grave rischio”, considerando che “la circolarità dei dati (anche e soprattutto in fasi emergenziali) fra pubbliche amministrazioni è garantita e prevista; che le normative vigenti attribuiscono ai sindaci il ruolo di ufficiale di Governo e garante della salute pubblica e, in quanto tali, sono tenuti a rapportarsi con i prefetti e a ricevere supporto dalle regioni”.
Infine, a nome dei colleghi della Capitanata, il sindaco di Foggia sollecita Emiliano a procedere “quanto prima all’attribuzione ai Centri Operativi Comunali (COC), da noi attivati per l’emergenza Covid-19, di tutte le risorse necessarie (economiche prima di tutto) alle operazioni di contenimento del contagio e supporto alla popolazione. Il mancato decentramento delle risorse, oltre ad essere contrario a quanto previsto dalle leggi e normative nazionali e regionali ed alle disposizioni del commissario per l’Emergenza, determina implicitamente il rischio di una maggiore diffusione del contagio e mette a repentaglio la salute di tutti coloro che a vario titolo operano nei COC: Polizie Locali, Volontari, Croce Rossa e sono coordinati da noi sindaci”.