FOGGIA – Mercoledì 9 dicembre si è tenuta una mobilitazione nazionale del movimento giovanile del partito di Giorgia
Meloni – Gioventù Nazionale, che l’ha reso protagonista nell’ambito della campagna social “NO AL MES!”.
Anche in Provincia di Foggia, il movimento giovanile provinciale guidato da Mario Giampietro, ha mostrato il
proprio dissenso attraverso delle foto pubblicate (sulle pagine ufficiali social di Gioventù Nazionale –
Provincia di Foggia), dei militanti, accompagnati da uno striscione che recita “FIGLI DI TROIKA- NO AL MES”
“ Il Mes non è un aiuto ai paesi europei in difficoltà ma un ricatto che ha l’obiettivo di imporre alle politiche
economiche dei paesi una dittatura finanziaria e bancaria. Noi abbiamo voluto metterci la faccia, come
sempre” dice Giampietro.
Il Mes, Meccanismo Europeo di Stabilità nato da un trattato nel 2012, consiste in una richiesta di aiuto
economico da parte dei paesi europei in difficoltà con un debito pubblico elevato (l’Italia è tra questi). La
natura di questo fondo (privato), ma costituito da finanziamenti degli stati europei, è piuttosto controversa.
La contrarietà del Mes è dovuta dal fatto che, in cambio di un aiuto economico, bisognerà sottostare ai diktat
della cosiddetta “Troika”, una cabina di regia costituita dalla Commissione Europea, la Banca Centrale
Europea e il Fondo Monetario Internazionale. Infatti, oltre a rimborsare il debito (soldi nostri presi in
prestito), con i relativi interessi, la Troika supervisiona la politica economica del paese in difficoltà
obbligandolo a manovre economiche restrittive, che, secondo Gioventù Nazionale, non portano ad uno
sviluppo ma semplicemente alla desertificazione ed alla depredazione. La stessa Troika si è resa protagonista,
devastando la Grecia, soggiogandola a scelte dolorose in tema di welfare che hanno portato il paese a ridurre
le spese sulla sanità, sugli ammortizzatori sociali, alla decurtazione delle pensioni e altre manovre che hanno
notevolmente ridotto la qualità della vita della popolazione ellenica.
Il coordinatore provinciale Giampietro si sofferma ancora: “ Noi non vogliamo minimamente che questo
scenario lambisca il nostro paese, già provato da “saccheggi” di aziende storiche passate in mano a colossi
esteri, nonché l’accordo “Via della Seta” con la Cina. Quella stessa Cina, che ha acquistato il Porto di Atene
e altre isole greche. Questo è solo un esempio degli effetti del ricatto del Mes e della Troika. Chi è al
governo, afferma che i soldi del Mes sosterranno la sanità italiana: niente di più falso! Si fa solo l’interesse
delle banche (tedesche e francesi soprattutto), in nome della speculazione finanziaria e delle agenzie di
rating che hanno un potere di classificare con un’oggettività discutibile, quale paese può essere in grado di
sostenere il debito pubblico.”