3 aprile 2020: trentuno anni dopo ricordiamo il disastro ferroviario di San Severo che causò otto vittime

Il 3 aprile 1989 alle ore 16,12 il treno 12472 proveniente da Bari causò un terribile incidente entrando nella stazione sanseverese lanciato a fortissima velocità sui binari. Il deragliamento fu inevitabile ed il treno e distruggeva l’intera parte sud dello storico fabbricato della stazione, mettendo fine alla sua “folle corsa” solo in prossimità del piazzale antistante lo scalo ferroviario. Ben otto le vittime della terribile collisione e numerosi altri feriti. Lo slancio generoso di tutta la popolazione, delle forze dell’ordine e degli operatori delle associazioni di volontariato che entrano celermente in azione consentì di salvare altre vite umane.

Le persone che persero la vita in quel tragico pomeriggio furono:

-Nicola Carafa di San Severo, capo gestione ferroviario;
-Ciro Vasciarelli di San Severo, assistente di stazione;
-Giovanni D’Anello di Sannicandro Garganico, manovratore ferroviario;
-Antonio Ognissanti di San Severo, dirigente movimento in servizio quale Capostazione titolare;
-Claudio Padalino di Foggia, macchinista in servizio sul treno;
-Domenico Iannitti di Apricena, macchinista in servizio sul treno;
-Michele Capotosto di San Severo, impiegato Fiat;
-Luciano Accettulli di San Severo, imprenditore edile.