“È una vicenda che mi ha preoccupato molto, noi abbiamo fatto pressioni molto forti sul governo per il decreto di salvataggio della banca. È chiaro che nel momento in cui la banca viene salvata con l’intervento del Governo, e quindi immagino con provvedimenti che avranno anche natura finanziaria, ci sono delle contromosse che il Governo fa. Il commissariamento è una di queste. Sono dure da accettare, ma evidentemente questo fa parte delle possibilità reali. Il Governo ha ritenuto di fare questa operazione con questa modalità: bisognerà vigilare e fare in modo che la Banca Popolare di Bari rimanga una banca pugliese”: lo ha dichiarato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano rispondendo ai giornalisti a Taranto sulla vicenda della Banca Popolare di Bari.
“Io temo – ha aggiunto Emiliano – quello che è successo in altri contesti. L’Agenzia delle entrate a un certo punto, quando la Lega governava, mandò via tutti i dirigenti pugliesi delle Agenzie delle entrate e li sostituì con i dirigenti del Nord e da un minuto all’altro i nostri imprenditori, forse anche effettivamente in affanno, non conoscevano più nessuno all’interno dell’Agenzia.
Io mi auguro che non succeda la stessa cosa alla Banca popolare, cioè spero che si rimanga connessi con il territorio, perché l’economia meridionale non può essere interpretata da chi non la capisce, da chi non la conosce. La Puglia è una Regione pulita, trasparente e sta facendo degli sforzi enormi, ha risultati economici molto rilevanti in termini di esportazione, incremento dei posti di lavoro, PIL. Quindi non devono venire qui a commissariarci come se fossimo una colonia, devono darci dignità: io son convinto che il Presidente del Consiglio, che è pugliese e quindi capisce la nostra realtà, farà in modo che i commissari interpretino in modo adeguato il loro ruolo”.