La consigliera regionale foggiana del M5S, Rosa Barone, ha presentato
una interrogazione regionale per far luce su un progetto proposto dal
Consorzio di Bonifica “Montana del Gargano” da realizzare per presunte
esigenze di sistemazione idraulica e antincendio ma che, al contempo,
comporterebbe una irruzione sull’area e in particolare nella
delicatissima “Valle della Vecchia”, tra le più importanti del Parco per
biodiversità e valori paesaggistici. M5S e associazioni ambientaliste
sono sul piede di guerra mentre, dall’altro lato, Parco Nazionale e
Regione Puglia sembrano intenzionate a proseguire.
In data
24/11/2016 l’Ente Parco Nazionale del Gargano, in seguito
all’istruttoria espletata del Perito Agrario Antonio Pio Urbano (con un
procedimento che ha ottenuto anche il placet del progettista Giovanni
Russo, marito della direttrice Strizzi, dirigente facente funzione del
Parco del Gargano), ha espresso parere favorevole ai fini della VIA,
senza prevedere alcuna prescrizione.
“Già tutto questo appare
inopportuno – commenta Barone – ma, inoltre, tale parere sembra non
tenere nella dovuta considerazione le disposizioni nazionali e
comunitarie previste a tutela del Lanario e del suo ambiente
riproduttivo. Un parere che quindi non sembra analizzare debitamente le
conseguenze che l’intervento in oggetto potrebbe produrre sugli habitat e
sulle specie che caratterizzano il sito. Abbiamo dunque chiesto alla
Regione, nell’ambito dei procedimenti di VIA e VINCA relativi agli
interventi in oggetto, se non intenda garantire le esigenze di
conservazione degli habitat e delle specie che caratterizzano il sito
interessato dagli interventi in oggetto in ottemperanza alla normativa
nazionale e comunitaria, anche – conclude – per evitare il rischio di
procedura di infrazione per cattiva applicazione delle direttive”.