Il passaggio delle tre consigliere dei Popolari per l’Italia nelle fila dell’opposizione consiliare certifica quello che abbiamo sostenuto da tempo: le vecchie logiche politiche non pagano mai. Prima o poi le contraddizioni emergono in tutta la loro devastante imprevedibilità.
Il Sindaco Miglio non ha cambiato nella sostanza quei meccanismi che hanno condizionato la vita politico amministrativa della Città di San Severo negli ultimi 25 anni. Ha riproposto certi metodi in una veste diversa ma con i medesimi risultati. Ha continuato a svilire l’azione amministrativa separandola dall’attuazione puntuale di un programma ragionato, serio, trasparente. Si è preferita la navigazione a vista. L’impegno per la comunicazione, per la propaganda in molti casi, le cortesie di Palazzo, hanno occupato quel tempo che il primo cittadino avrebbe dovuto spendere per entrare criticamente nel merito di alcune questioni.
Senza nulla togliere all’impegno di alcuni buoni assessori, non è possibile interpretare il ruolo di una Amministrazione pensando di vivere negli anni 90. Il mondo è cambiato.
Certamente, occorre ammetterlo, molti problemi si sono manifestati in tutta la loro forza perché non affrontati in passato. Criminalità, gestione dei rifiuti, crisi occupazionale, politiche sociali, tutte questioni non adeguatamente affrontate dalla precedente Amministrazione Savino sono sbocciate con prepotenza nel 2014. Miglio, come il suo predecessore, non ha agito a livello strutturale ed è stato progressivamente sfiduciato, prima dalla città e poi dai suoi stessi sostenitori.
Noi di Città Civile siamo qui. E non lo diciamo perché pensiamo di essere meglio degli altri. Abbiamo lanciato una sfida a tutte le forze politiche della città già da tempo, lavorando, proponendo idee e misure operative su tutti i fronti. I nostri comunicati hanno semplicemente testimoniato questo grande lavoro interno di studio e approfondimento, fatto da giovani uomini e giovani donne, uniti dall’amore per la città.
Quello che abbiamo capito è che non bastano le buone intenzioni di una forza politica. Non basta la politica! Occorre un processo partecipativo più ampio e complesso per cambiare le sorti della città.
Vogliamo ridare le chiavi della porta di casa ai cittadini, ai veri padroni di San Severo. Ci consideriamo uno strumento libero dai soliti quattro amici al bar che già si stanno riorganizzando per riproporci il solito spettacolo.
Cari sanseveresi, questa è forse l’ultima possibilità.
Lottiamo insieme per scrivere una storia diversa per questa città.
NAZARIO TRICARICO
PRESIDENTE DI CITTA’ CIVILE