Sonora sconfitta delle lobby anglosassoni. A stragrande maggioranza il Parlamento europeo boccia il sistema della pubblicazione dei profili nutrizionali sulle etichette degli alimenti. Una sorta di classificazione tra “buoni e cattivi” sulla base del contenuto in grassi saturi ed insaturi, di zuccheri e di sali a prescindere dalla dieta. Fornire informazioni corrette ai consumatori promuove una nuova consapevolezza sulla qualità degli alimenti, ma questa opportunità non deve essere utilizzata strumentalmente per condizionare il consumo di alimenti riconosciuti come componenti di qualità in diete universalmente riconosciute come equilibrate e di eccezionale valore nutrizionale.
Lo stop ai consumi di alimenti di qualità rischia di danneggiare irreversibilmente il sistema delle produzioni di qualità del nostro paese e quindi buona parte della economia agricola e della trasformazione che in questi anni è stata protagonista sui mercati nazionali ma anche internazionali con le produzioni DOP E IGP.