In risposta a chi sostiene erroneamente che l’amministrazione comunale non riserva la dovuta attenzione alle fasce deboli della popolazione, è doveroso ricordare che l’Ambito Territoriale di Foggia è da tempo costantemente impegnato in nuove azioni e iniziative, mirate all’aiuto di persone in difficoltà.
Sono stati realizzati 26 tirocini formativi destinati a disabili, ex tossicodipendenti e disabili mentali, presso aziende del territorio. Altri 8 tirocini sono stati avviati nell’ambito del progetto ‘Affido e famiglia’, riservati a famiglie alle prese con disagi socio-economici marcati, dove sono presenti minori destinati a subire le ripercussioni di quei disagi, che vengono invece scongiurati offrendo una preziosa opportunità ai loro genitori, ai quali viene offerto un orientamento preliminare e un successivo percorso di inserimento professionale presso aziende e imprese locali, in base alle esperienze lavorative pregresse e/o alle attitudini mostrate. Per quanto riguarda invece i ‘Cantieri di Cittadinanza’, si è conclusa l’istruttoria che garantirà a 48 persone la possibilità di accedere al beneficio previsto (un tirocinio formativo di sei mesi per una cifra non superiore a 500 euro mensili). L’istruttoria è stata lunga, poiché si è dovuto effettuare un rigoroso controllo sulle dichiarazioni rese dai numerosi richiedenti, e si è riscontrata una sostanziale carenza di requisiti da parte dei richiedenti stessi.
Ancora, per ridurre il numero delle istituzionalizzazioni dei minori presso Case-famiglia, sempre nell’ambito del progetto sperimentale ‘Affido e famiglia’, un’ulteriore misura ha permesso di incrementare il numero delle famiglie affidatarie iscritte agli albi comunali: famiglie di pronto intervento in situazioni di emergenza, famiglie professionali che hanno già sperimentato l’affidamento e sono disposte ad accogliere minori in situazioni di grave disagio, e famiglie di appoggio a famiglie, come supporto all’esperienza dell’affido. Altra azione posta in essere in parallelo è l’Assistenza Domiciliare Educativa (ADE), attraverso la figura dell’home maker (educatore specializzato) di sostegno alla genitorialità e all’espletamento di un corretto ruolo educativo nel rapporto con i figli. Alla luce dei significativi risultati raggiunti e dei positivi riscontri, l’esperienza verrà riproposta e consolidata per estendere tale servizio alla platea interessata. L’obiettivo è quello di ridurre il numero di minori accolti presso Case-famiglie, permettendo loro di rimanere presso le famiglie di origine, adeguatamente supportate da operatori specializzati.
Foggia, 5 agosto 2016