Segue comunicato stampa ufficiale del Coordinamento Provinciale di Futuro e Libertà di Foggia; la responsabilità del contenuto è ESCLUSIVAMENTE dell’autore.
Al di sotto di ogni sospetto. Questa faccenda dell’Amica di Foggia è intricata assai: in effetti appare singolare che il Ministero dell’Economia nomini come amministratore straordinario in pectore un commercialista foggiano non particolarmente noto come manager di aziende; appare non meno bizzarro che per l’approntamento di un piano industriale questo amministratore straordinario in pectore si rivolga a quello stesso management aziendale che aveva condotto l’Amica al disastro; ed è certamente surreale che il nominato amministratore straordinario concluda che non c’è alcuna possibilità di amministrazione straordinaria. In questa vicenda giocata nel segno della singolarità la senatrice Colomba Mongiello (che non è abituata a parlare a vanvera) legge l’ombra di “giochi romani” tessuti dal centrodestra per mettere in difficoltà Gianni Mongelli. Chiedendo lumi abbiamo saputo che il riferimento sarebbe al vicepresidente della Camera Tonio Leone, che avrebbe suggerito al Ministero dell’Economia il nome del commercialista. Non sappiamo se sia vero, ma se è così possiamo rassicurare ampiamente la senatrice: Tonio Leone non tesse. Per l’ottima ragione che non ne è capace. Se ha fatto quel nome, fu per caso, come per caso si trova ad essere parlamentare e vicepresidente dell’assemblea di Montecitorio. Egli è –direbbe Montanelli- al di sotto di ogni sospetto.