Il progetto BCC di Capitanata, visto il contesto economico, rappresenta una delle poche novità ed azioni concrete poste in essere nella Provincia di Foggia. Dal Piano industriale presentato si legge che: “Le ragioni che inducono alla costituzione della Banca di Credito Cooperativo dellaCapitanata, la quale opererà nei comuni di Apricena – Foggia – Lucera – Rignano Garganico – San Marco in Lamis. – San Paolo di Civitate – San Severo – Torremaggiore,sono da ricercare nella constatazione che in tale area, a causa della progressiva scomparsa di banche locali, vi è lo spazio e allo stesso tempo il bisogno di una banca in grado di soddisfare le esigenze finanziarie dell’economia locale e di reinvestire nel territorio tutte le risorse finanziarie raccolte.
Il Credito Cooperativo, attualmente assente nel territorio della Capitanata, pone al centro della sua attività la persona e non il capitale ed, in particolare, esalta la partecipazione degli operatori stessi (famiglie ed imprese) all’attività bancaria.
L’obiettivo è quello di costituire una Banca di Credito Cooperativo a mutualità prevalente per famiglie, commercianti, artigiani, agricoltori, professionisti, piccole e medie imprese che, ispirandosi ai principi del localismo e, appunto, della mutualità, sia in grado di generare valore sociale ed economico per il contesto ambientale in cui è inserita e di soddisfare i diversi bisogni finanziari delle differenti categorie di interlocutori.
Il fine ultimo della costituenda Banca è, pertanto, di migliorare le condizioni sociali ed economiche dei partecipanti, favorendo il risparmio ed esercitando il credito.”
E’ in corso l’offerta pubblica di sottoscrizione delle azioni della costituenda Banca di Credito Cooperativo della Capitanata. E’ possibile presentare domanda di ammissione, in qualità di socio fondatore, all’Ufficio di Presidenza del Comitato Promotore della BCC della Capitanata e, dopo l’accoglimento della domanda, sottoscrivere le azioni presso il Notaio incaricato e versare il relativo importo.
Il valore nominale della singola azione è di € 250. L’operazione è finalizzata al raggiungimento di un capitale sociale pari ad un minimo di € 3,5 milioni e ad un massimo di € 4 milioni. Possono aderire all’offerta le persone fisiche, gli enti no-profit, le Onlus, le imprese, gli enti pubblici. Per maggiori dettagli è possibile visitare il sito internet http://www.comitatopromotorebccdellacapitanata.it .
Riportiamo le conclusioni della relazione tecnica: Nel suo complesso, il progetto di dar vita alla Banca di Credito Cooperativo della Capitanata, con le caratteristiche in precedenza delineate, appare economicamente valido e sostenibile.
La principale tutela della futura Banca e quindi dei soci sarà rappresentata dal complesso sistema di misurazione, controllo e gestione dei rischi che si intende attivare.
Si potranno conseguire risultati economici positivi dal 3° anno grazie anche alla forte integrazione col territorio, che si intende sviluppare attraverso l’erogazione di servizi mirati alle esigenze della clientela e tramite accordi con associazioni di professionisti e di imprenditori locali.
Il raggiungimento dell’equilibrio economico-patrimoniale in termini relativamente rapidi si concilia con il crescente bisogno della popolazione produttiva e civile di avere un organismo bancario domestico dedicato alle piccole imprese e alle famiglie. Questi operatori saranno ricercati come clienti-soci sin dall’origine della Banca che si proporrà con un approccio commerciale inteso a fornire servizi di qualità a costi comparativamente accettabili, garantendo assistenza e consulenza non solo in fase post-vendita ma anche pre-vendita.
Quando la Banca di Credito Cooperativo della Capitanata potrà iniziare ad operare, dopo l’espletamento dell’iter burocratico, l’economia nazionale e territoriale dovrebbe superato la fase di crisi congiunturale che sta vivendo in questi ultimi mesi. Allora, nella provincia di Foggia, sarà ancora più sentito il bisogno di un interlocutore creditizio come la futura Banca.
L’utilizzo di processi automatici di gestione e di distribuzione commerciale dei prodotti consentirà il raggiungimento dei volumi minimi necessari per il pareggiamento economico in tempi relativamente più rapidi di quelli altrimenti necessari con organizzazioni più tradizionali.
Infine, la politica dei prezzi rispetto ai volumi raggiunti sarà proporzionalmente decrescente. I costi unitari decresceranno all’aumentare dei volumi con benefici per tutti i clienti-soci.