Segue comunicato stampa ufficiale del Coordinamento Provinciale di Futuro e Libertà di Foggia; la responsabilità del contenuto è ESCLUSIVAMENTE dell’autore.
“Nomen omen”, dicevano i nostri maggiori, nel nome è scritto il destino. Ma nel caso di Elena Gentile, l’unico assessore della Giunta Vendola eletto in Capitanata, ci dev’essere stato un errore di stampa. Non ci riferiamo, naturalmente, alla cortesia personale della signora, che essendo riuscita ad imporsi in un mondo tuttora maschilista come quello della politica, ha un po’ allentato certe caratteristiche muliebri volute dagli stereotipi: ci riferiamo allo scarso garbo nei confronti delle istituzioni del territorio e dei cittadini. Nella scorsa settimana si è svolta un’imponente manifestazione sulla vertenza trasporti in Capitanata, preceduta da un’importante riunione congiunta dei Consigli dei maggiori Enti Locali di Capitanata. Su questa vertenza, che riguarda molto da vicino la Regione, dall’assessore Gentile non è venuto un solo fiato o cenno di presenza. Eppure sia nell’aula del Tribunale della Dogana che in piazza c’erano diversi suoi colleghi consiglieri regionali, quali appartenenti all’opposizione, quali alla minoranza. È ben vero che le responsabilità amministrative della Gentile riguardano altri settori, ma una Giunta non è anche un organismo politico?E le sue responsabilità non sono collegiali?Per Elena evidentemente no.
FABRIZIO TATARELLA
Coordinatore provinciale FLI