Mondo GinoLisa:mettere “in pausa” il Gino Lisa? Errore più grave non si può compiere…

Pubblichiamo il il Comunicato stampa ufficiale del sito Mondo GINO LISA. La responsabilità del contenuto riportato è ESCLUSIVAMENTE dell’autore.

È di sabato scorso (23 luglio 2011, ndr.) l’ultimo aggiornamento sulla trattativa tra Darwin Airline e la Regione Puglia, per il proseguimento dei voli oltre la scadenza prevista per l’inizio dell’autunno prossimo. La compagnia svizzera chiede circa 4,8 milioni di euro l’anno per mandare avanti i collegamenti con Milano, Torino e Palermo mentre la Regione Puglia sembra non intenzionata a fornirne più della metà. La contrattazione appare ferma ed in una fase di stallo. Nessuno dei due al momento sembra fare un passo avanti.
L’assessore regionale Guglielmo Minervini dichiara «la necessità di fare una verifica sull’intera vicenda, inquadrare bene tutti i punti del confronto con la compagnia» ma sembrerebbe non volersi assumere per intero la responsabilità politica di spesa per le casse regionali. Questa settimana è previsto un incontro prima in Regione (fra l’assessore al ramo e i consiglieri eletti in Capitanata), poi a Foggia (con i rappresentanti delle istituzioni), per tentare di capire se c’è la possibilità di contribuire in modo da arrivare alla data di scadenza di contratto, il 30 settembre, con una proposta un po’ più allettante. In caso di fallimento, per Minervini l’unica soluzione sarebbe la possibilità di mettere “in pausa” il Gino Lisa, visti i lavori di allungamento della pista.
È proprio su quest’ultima affermazione che Mondo Gino Lisa vuole intervenire evidenziando a tutti una serie di motivazioni per risulterebbe insensata l’idea di mettere in “pausa” l’Aeroporto di Foggia in attesa di vedere completati i lavori della pista. Una nuova sospensione dei voli dall’Aeroporto di Foggia, infatti:  significherebbe diffondere una sfiducia nell’aeroporto e costringere chi vola stabilmente ad optare per altri scali limitrifi; si tratta di un fenomeno a svantaggio non tanto per i viaggiatori business quanto per i comuni viaggiatori che utilizzano il Gino Lisa per arrivare molto più velocemente dai propri cari, per lavoro o per studio, e che comunque hanno fatto dei sacrifici economici non indifferenti in questi tre anni pur di sostenere la struttura della propria città e resistere alla concorrenza di scali limitrofi; isolerebbe economicamente la città di Foggia ed i suo territorio; lo scalo di Viale degli Aviatori è un nodo fondamentale per la ripresa economica del capoluogo e della provincia, essendo un’infrastruttura fondamentale per lo sviluppo del turismo, per l’industria, per il lavoro, per la crescita del mercato, ecc… la chiusura dell’aeroporto impedirebbe l’avvio di voli charter a favore del Turismo sul Gargano, palesemente richiesto dagli stessi buyer che hanno partecipato all’ultima edizione della “Borsa del Turismo sul Gargano”; renderebbe vani i contributi pubblici che in questi anni sono stati destinati alla compagnia aerea per la fase di start-up; bloccando le operazioni di volo o non permettendone il proseguimento, tale denaro diventerebbe un qualcosa che ha permesso solo tre anni di voli bloccherebbe l’ottimo processo di crescita del “Gino Lisa”, che in maniera costante ed intensa sta creando solide basi per un futuro di successo assicurato; cancellerebbe cioè gli eccellenti risultati avuti in questo triennio, un dato molto importante per l’aeroporto e per il mercato, poiché rappresenta la capacità oggettiva di attirare nuove compagnie aeree ad investire nel nostro territorio con altri collegamenti aerei; escluderebbe il “Gino Lisa” dal progetto “Puglia Corsara” promosso dalla stessa Regione Puglia.
Il pensiero più errato che si può avere, infatti, è che una pista allungata presupponga necessariamente l’arrivo di nuove compagnie. Non si può pensare di tenere fermo l’aeroporto per fino al 2013 (ammesso che in tale anno i lavori finiscano davvero, soprattutto se sono serviti più di 60 giorni per l’approvazione del progetto in una Giunta comunale in cui tutti si erano già dichiarati favorevoli), cancellare i dati in continua crescita avuti fin’ora e, una volta che la pista sarà di 1800 metri, credere che il traffico aereo improvvisamente esploda dal nulla. Il mercato ha bisogno di dati forti, consolidati ma soprattutto costanti nel tempo. In caso contrario è come se si pretendesse creare un palazzo modernissimo e bellissimo in mezzo al deserto, dove nessuno vuole andare ad abitarci!

Il proseguimento delle operazioni di volo dell’attuale compagnia aerea è l’unica soluzione che si può scegliere, poiché è il solo modo che si ha per continuare a dimostrare l’esistenza di un bacino di utenza coltivato solo in parte, che non può che crescere. I velivoli utilizzati sono i migliori che si possono avere con la lunghezza attuale della pista, l’offerta di volo è ormai conosciuta, la clientela è affezionata al proprio aeroporto e soddisfatta del servizio ricevuto. In sintesi si sono avuti dei riscontri e dei risultati che altrimenti sarebbero difficili da riottenere.
Mondo Gino Lisa esprime il suo disappunto e il suo smarrimento nei confronti dell’Assessore Minervini, del quale ha sempre apprezzato l’interesse per il nostro aeroporto, facendolo rientrare nel progetto di “Puglia Corsara”.
Per questo è necessario fare luce su alcuni aspetti messi in discussione dall’Assessore. I biglietti da e per Foggia sono in media maggiori e non competitivi rispetto a quelli di chi vola da e per gli aeroporti limitrofi che usufruiscono di compagnie low cost generosamente sovvenzionate con contributi pubblici e che ne determinano la crescita. Nonostante questo disincentivo all’utilizzo dello scalo foggiano, il territorio ha risposto in maniera positiva all’offerta dei voli facendo registrare un costante e sensibile aumento del numero dei passeggeri negli ultimi anni e rispondendo con un riempimento medio dei velivoli pari, se non superiore, rispetto a quelli degli altri Aeroporti di Puglia. È dimostrazione di quanto appena sostenuto il fatto che spesso i voli da e per Foggia, soprattutto su alcune rotte, registrano il tutto esaurito.
È illogico pensare ad una politica di aumento del costo dei biglietti per fronteggiare il divario dei sovvenzionamenti tra la richiesta della compagnia aerea e l’offerta della Regione Puglia; il caro-biglietto è un fattore che il territorio foggiano già si è accollato pur di mantenere operativi i voli dal proprio aeroporto e non può essere ulteriormente discusso per garantire il prosieguo dell’operatività; occorre investire su altri fronti tra cui l’allungamento della pista e l’utilizzo di velivoli più capienti.
Mondo Gino Lisa ritiene intelligente la strategia della compagnia Darwin Airline di introdurre aerei più capienti, ovvero i Dash Q-400 da 74 posti, in sostituzione dei Saab 2000 da 50 posti attualmente utilizzati sulle tratte da Foggia. L’introduzione di aerei trasportanti più passeggeri è compatibile con le attuali potenzialità infrastrutturali dello scalo ed inoltre avrebbe il duplice effetto di incrementare il numero dei passeggeri, mantenere positivo il processo di crescita dell’aeroporto e ridurre i costi di gestione del volo migliorando il bilancio costi/ricavi. Inoltre, la stessa compagnia si è dimostrata anche propensa ad attivare nuove rotte con un secondo aereo. L’introduzione di nuovi voli sarebbe un ulteriore fattore coadiuvante l’aumento dell’offerta e la consequenziale possibilità di “spalmare” i costi di gestione. Pertanto non si può pensare di aumentare i prezzi dei biglietti, ma piuttosto di renderli più appetibili!
Mondo Gino Lisa, infine, vuole evidenziare per l’ennesima volta come solo per Foggia nascano problemi nell’elargire sovvenzionamenti pubblici. Si stanno chiedendo 2 milioni di euro rispetto ai 300 milioni spesi negli ultimi 5 anni, tra infrastrutture e contributi, per gli scali di Bari e Brindisi. Si ricorda infatti che anche questi due ultimi ricevono costantemente ingenti contributi, permettendo loro di crescere sia dal punto di vista infrastrutturale, sia dal punto di vista dell’offerta. Essi vantano il proprio operativo principalmente su compagnie low cost (Ryanair, Esayjet, Wizzair, AirBerlin, ecc…) che operano solo dietro lo stanziamento di generose risorse pubbliche ed in diversi casi volano verso destinazioni di utilità al territorio sicuramente inferiori a quello che si sta chiedendo per Foggia. Basti pensare ad esempio agli ultimi voli per Malta, Mosca (già sperimentata con successo negativo) e Salonicco.
L’aeroporto di Foggia con le sue destinazioni servite, svolge un grande ruolo di motore sociale rimanendo a disposizione di un’utenza svantaggiata nel raggiungimento di zone socio-economiche più evolute. Per questo è opportuno investire denaro pubblico più per sostenere l’aeroporto di Foggia che per sostenere compagnie aeree e destinazioni di poca utilità.

Dall’altra parte, però, è preferibile che anche Darwin Airline faccia il proprio passo in avanti, affinchè le trattative possano concludersi per il meglio, magari trovando altre forme per bilanciare i costi da sostenere. Foggia ed il territorio hanno bisogno di una compagnia aerea delle loro dimensioni, ma anche loro hanno bisogno del mercato foggiano. Hanno dichiarato in più di un’occasione che i risultati ottenuti al Gino Lisa sono più che positivi e tra i migliori mai sperimentati nella loro esperienza di operatore aereo.
Se la trattativa andasse in porto è importante che rinnovino la fiducia nella loro clientela foggiana ed amplino la loro offerta, basando un loro secondo velivolo ed attivando le rotte richieste (Pisa, Venezia e Bergamo). È opportuno valutare la possibilità di mantenere più bassi i prezzi in proporzione al riempimento dell’aereo (bigliettii competitivi fino al 60% dei posti occupati) e di introdurre il Q-400 nelle tratte più redditizie (es. voli per Malpensa), in modo da calmierare i prezzi fino al 75% del riempimento.
I latini usavano dire «do ut des»: un insegnamento che quanto mai in questo momento sarebbe necessario attuare per permettere al Gino Lisa di proseguire il suo processo di crescita e di sviluppo, che altri scali minori presenti in Italia invidierebbero.
Nel marasma che si sta creando, anche gli Enti locali foggiani sono chiamati a dare il loro contributo e a fare “squadra”. Sicuramente il periodo che sta vivendo il capoluogo Dauno non è economicamente dei migliori, ma è proprio in periodi di crisi che vanno fatti i giusti investimenti, proprio per risollevare il mercato. Investire sul Gino Lisa è probabilmente la cosa più giusta da fare perché è l’unica chiave che può rimettere in moto il motore economico dell’area del Tavoliere. Dato che qualcuno nei mesi scorsi era concorde su questo e si era dimostrato anche propenso a finanziare privatamente la realizzazione di un’altra pista trasversale, la possibilità concreta di un contributo locale ci può essere. È il caso che ci sia e che si dimostri di voler bene alla propria città, passando dalle parole ai fatti.

One thought on “Mondo GinoLisa:mettere “in pausa” il Gino Lisa? Errore più grave non si può compiere…

  1. il problema dello scalo foggiano non interessa ai politici della regione puglia, nemmeno a quelli della provincia.Tanto è vero che loro hanno riguardi solo per lo scalo barese e brindisino ,dove stanno continuando a portare nuovi vettori che si adoperano sulle stesse tratte, mentre Foggia potrebbe avere qualche collegamento in più con altre città tipo Bologna, oppure Pisa, o addirittura puntare verso Treviso .Ma per noi della capitanata, avere gli stessi servizi di cui i baresi e brindisini hanno rimarranno solamente sogni e speranze chissà.

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