Pubblichiamo l’interrogazione scritta presentata dal consigliere regionale di opposizione Avv. Gatta (PDL)
Oggetto: stabilizzazione di N° 8 Tecnici della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro in servizio nell’ASL di Foggia.
Premesso che:
· il Decreto Ministeriale n° 58/97 individuava la figura di “Tecnico della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro” (ex Vigile Sanitario);
· nel 1998 la ex ASL FG/3 bandiva pubblico concorso, per titoli ed esami, per la copertura di n° 6 posti di “Operatore professionale di prima categoria – Collaboratore vigile sanitario, VI livello retributivo”;
· con provvedimento n° 747 del 2 aprile 1999, la ex ASL FG/3 ammetteva i candidati, in possesso dei requisiti previsti dal bando, all’espletamento della prova scritta;
· il 31 maggio 2005 la commissione esaminatrice terminava i lavori di selezione e, nello stesso anno, i candidati ammessi sostenevano la prova orale del concorso;
· nel 2006, con la pubblicazione della deliberazione di G.R. n° 966 del 15/09/2005, sul B.U.R.P. n° 31 del 09/03/2006, relativa alla graduatoria finale del concorso “de quo”, venivano assunti, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, i primi 6 nominativi della graduatoria stessa;
Rilevato che:
- la ASL Provinciale di Foggia ( in cui erano confluite le ex ASL FG/1, FG/2 e FG/3 a seguito della riforma regionale) nel 2007 procedeva, contestualmente:
1) con successivi e separati atti, alla utilizzazione di detta graduatoria (pubblicata sul BURP n°31 del 09/03/2006) per la chiamata dei candidati idonei classificatisi dal 7° all’11° posto (cinque unità) ed alla loro immissione in servizio a tempo indeterminato con qualifica di Tecnico della Prevenzione nei luoghi di Lavoro cat.D;
2) all’indizione, con deliberazione n° 2002 del 06/07/2007, di Avviso Pubblico per l’assunzione di n° 5 “Tecnici della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro” con contratto di lavoro di Co. Co. Pro.;
- la suddetta procedura innescata con l’avviso pubblico per l’affidamento dell’incarico a n° 5 “Tecnici della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro” è stata portata a termine senza tener conto degli idonei inseriti nella graduatoria del precedente concorso;
- con deliberazione n° 1051 del 10/04/2008 dell’ASL/FG, per il potenziamento delle attività di vigilanza, di controllo e sicurezza negli ambienti di lavoro svolte dal Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro (SPESAL), si provvedeva ad utilizzare nuovamente la graduatoria (pubblicata sul BURP n°31 del 09/03/2006) con la chiamata dei candidati idonei classificatisi dal 12° al 19° posto, quindi, di n° 8 unità, con la differenza che, questa volta, il contratto era a tempo determinato per tre anni;
- con delibera n° 1249 del 02/07/2010 dell’ASL/FG si chiedeva al Presidente della Giunta regionale l’adozione del provvedimento per il riconoscimento della qualifica di Ufficiale di Polizia Giudiziaria – U.P.G. ai sensi della legge n°833/78, art.21 3°comma in favore degli 8 Tecnici della Prevenzione per la sicurezza nei luoghi di lavoro. La Prefettura di Foggia ottenuto il parere favorevole della Regione accoglieva la richiesta, e in data 11/01/2011 presso la Procura del Tribunale di Foggia veniva riconosciuta ufficialmente la suddetta qualifica;
- In data 22 marzo u.s., presso il Ministero della Funzione Pubblica, si teneva un incontro tra il Comitato Nazionale XXVII Ottobre ed il Capo Dipartimento della Funzione Pubblica, Cons. Antonio NADDEO, il quale sottolineava quelle che sono le linee programmatiche fermamente perseguite dal Ministro Brunetta, ovvero, favorire il concorso pubblico per l’accesso alla Pubblica Amministrazione (già sancito dall’art. 97 della Costituzione) e favorire l’utilizzo integrale delle graduatorie, cercando di riportare a livello fisiologico l’utilizzo, presso la PA, di forme lavorative bisognose di “stabilizzazione”;
Rilevato altresì che:
§ lo stesso Assessore alla Sanità, nella nota del 26/03/2010 prot. n° 24/230/SP inviata al Direttore Generale della ASL di Foggia, asseriva che: “ In definitiva questa Amministrazione regionale ritiene fondate le istanze degli otto tecnici della prevenzione e, pertanto, invita la Direzione Generale dell’ASL FG a rivalutare le proprie determinazioni sinora assunte, alla luce di tutte le considerazioni che precedono.”;
§ il Coordinatore provinciale dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro della ASL di Foggia, con nota n° 376/Spesal del 10 marzo u.s. inviata agli Organi competenti ravvisava “la necessità impellente e straordinaria di implementare l’organico dei Tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro dell’azienda, al fine di garantire i livelli essenziali di assistenza previsti dalla norma su tutto il territorio provinciale in tema di prevenzione e sicurezza del lavoro”. Ed ancora precisava che “dall’attuale ricognizione della dotazione organica dei Tecnici della prevenzione del Dipartimento di prevenzione, consistente in 85 posti previsti più 3 posti trasformati con delibera dell’ASL FG n° 359 del 10/03/2011, risultano vacanti 10 posti”, e che “la spesa occorrente per l’assunzione trova larga copertura sia dai proventi versati per i diritti sanitari sia dalle somme introitate per le sanzioni comminate dagli Spesal ammontanti complessivamente, in media, a 400mila euro l’anno”;
Tutto ciò premesso e ritenuto,
SI INTERROGA
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE, ON. NIKI VENDOLA, L’ASSESSORE ALLA SALUTE DOTT. TOMMASO FIORE, PER SAPERE:
1) se e come intendano intervenire per procedere alla definitiva stabilizzazione degli otto tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, il cui contratto scade il prossimo mese di giugno che, ad oggi, non hanno avuto alcuna rassicurazione sul loro futuro lavorativo;
2) se non ritengano che la trasformazione del loro rapporto di lavoro da tempo determinato ad indeterminato, forse dovuto alla pari degli altri assunti sin dal primo giorno di lavoro, sia più che mai necessaria anche alla luce della vacanza in pianta organica evidenziata dal Coordinatore provinciale dello Spesal della ASL di Foggia;
3) se non riteng
ano che il personale “de quo” abbia conseguito, nel corso della loro esperienza lavorativa, una più che adeguata professionalità che sarebbe estremamente pernicioso disperdere, anche dal punto di vista economico, per la collettività;
4) se non ritengano che l’apertura di un contenzioso tra lavoratori ed ASL, che vedrebbe la seconda certamente soccombente in ogni sede, rappresenterebbe un ulteriore danno per l’Azienda, ed in ultima analisi per i contribuenti pugliesi.
F.to Avv. Giandiego Gatta