La selvaggia e brutale aggressione ad un giornalista come Michele Iula, reo di avere raccontato con assoluto rigore e senza sconti le opacissime storie della Sanita vendoliana dauna, ad opera di una squadraccia di cui faceva parte in prima persona Antonio Di Biase, alias l’Amministratore di quella Sanitaservice che di tale opacità raccontata da Iula è parte rilevante, è una prova inquietante dello stato di degrado in cui è precipitata la nostra organizzazione sanitaria, occupata e saccheggiata senza più scrupoli di sorta da autentiche bande di profittatori e di parassiti, e di cui appena ieri avevamo dovuto registrare un altro desolante passaggio.Siamo ormai oltre il confine del normale malaffare, ed in pieno dentro quello delle prassi e delle intimidazioni mafiose, capaci di spingersi fino alla violenza fisica pur di mettere a tacere le voci libere, le denunce veritiere. Di fronte a simili barbarie, facciamo appello alla coscienza civile del Popolo di Capitanata perché reagisca a difesa della propria dignità, dei propri diritti, della propria libertà.Al coraggioso giornalista tutta la nostra sdegnata solidarietà, per i suoi vili aggressori contiamo sui rigori della legge, garanzia di libertà”