Saverio Romano, ministro delle Politiche Agricole, dopo aver tagliato il nastro della LXII edizione della Fiera di Foggia, ha fatto un palese dietrofront sull’istituzione dell’Autority alimentare a Foggia.
Un brutto segnale del Governo verso la nostra terra.
Nel frattempo è, invece, sempre più forte lo sprezzo con cui il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo ha accolto le proteste della Capitanata e del territori circonvicini per i paventati sondaggi della Petroceltic al largo delle Tremiti. Trattandosi della Prestigiacomo, i toni saranno stati garbati, ma la sostanza non cambia: il Governo prega vivamente di non rompere le scatole e di non disturbare il manovratore. Adesso attendiamo che l’onorevole Antonio Pepe ci spieghi che si è trattato di un equivoco, che le trivelle sono cosa buona e giusta, che questo Governo non ha come unica stella polare gli affari di Silvio Berlusconi e quelli della Padania. Quanto all’onorevole Leone, ha ritenuto di non partecipare nemmeno al vertice. E’ evidente a tutti come l’intera classe dirigente del Pdl di Capitanata abbia perso al cospetto di Roma la poca durevolezza rimasta. Non è un caso che pochi sono i dirigenti che si stando spendendo, mettendoci la faccia, in questa tornata amministrativa. Un voler mettere le mani davanti ad una sconfitta? Speriamo di no, ma questo è un ulteriore motivo per sperare in un centro destra diverso anche a Foggia e in provincia.
Fabrizio Tatarella
Coordinatore provinciale FLI