Comitato contro Inceneritori in Capitanata:Inascoltati, il 10 dicembre dimostriamo pacificamente la nostra indignazione

Segue comunicato stampa ufficiale del Movimento Spontaneo NO Inceneritori Capitanata; la responsabilità del contenuto è ESCLUSIVAMENTE dell’autore.

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Inascoltati, i comitati annunciano una mobilitazione permanente a livello regionale in sostegno dell’alternativa all’incenerimento. Il programma della manifestazione del 10.12.11 a Borgo Tressanti

8 dicembre 2011
Sabato 10 dicembre si terrà la giornata di lotta pacifica contro l’accensione dell’inceneritore ETA del Gruppo Marcegaglia in costruzione ad un tiro di schioppo da Borgo Tressanti in agro di Manfredonia, ma al confine con Cerignola oltre che Zapponeta, Foggia e i Cinque Reali Siti, all’interno di una zona vocata all’agricoltura di qualità. Il coordinamento provinciale invita tutta la Cittadinanza della provincia di Foggia e le associazioni ambientaliste ad aderire consapevolmente e a dimostrare il proprio dissenso rispetto a scelte politiche sbagliate perduranti, che perseguono l’incenerimento e l’emergenza al posto dell’unica alternativa valida, quella della raccolta differenziata spinta col sistema porta a porta e della riduzione e del recupero dei rifiuti.

Il coordinamento provinciale contro gli inceneritori e le centrali di Capitanata ha indetto questa manifestazione nonviolenta, che si terrà questa volta davanti a cancelli dell’impianto sito a metà strada fra Borgo Mezzanone e Borgo Tressanti, all’altezza dell’incrocio con Macchia Rotonda (nei pressi di località Contrada Feudo della Paglia, l’antica Masseria Cappelli). L’impianto è in avanzato stato di ultimazione, nonostante la pendenza di un ricorso al Presidente della Repubblica e i vizi nell’iter autorizzativo rilevati dall’associazionismo di cittadinanza attiva, e nonostante il mancato coinvolgimento della popolazione direttamente interessata dalle conseguenze nocive delle emissioni della fabbrica dei veleni.
Obiettivo della manifestazione e dei cittadini della Capitanata è quello di mettere in evidenza la totale contrarietà della cittadinanza agli impianti d’incenerimento e di chiedere alle istituzioni d’intervenire affinché l’impianto non entri in mai funzione e si attivi in tutto il territorio la raccolta porta a porta con l’adesione alla strategia Rifiuti Zero da parte della Provincia di Foggia, dei singoli Comuni e della Regione Puglia, che attualmente sta scrivendo il nuovo piano regionale dei rifiuti urbani. A tal fine, i cittadini dell’ex ATO FG4 della zona del Basso Tavoliere, inclusi i Comuni di Margherita, San Ferdinando e Trinitapoli, oltre ai Cinque Reali Siti e a Cerignola (dove è presente ormai dal 1999 lo zoccolo duro del movimento No Inc.) hanno già richiesto alle rispettive amministrazioni pubbliche di deliberare nel prossimo consiglio comunale per l’adesione alla rete dei comuni virtuosi a “zero rifiuti”.

Dopo aver presentato una proposta organica di riorganizzazione del ciclo rifiuti in Provincia di Foggia e di riconversione degli impianti attualmente a servizio della Daunia e del Gargano (attraverso impianti di compostaggio, centri di selezione e impianti di trattamento biomeccanico “a freddo” dei rifiuti come quelli Pietrasanta o Vedelago), ritorniamo a manifestare pubblicamente la nostra richiesta di revoca delle autorizzazioni in possesso dell’impianto e di una verifica dei presupposti legali e di fatto da parte di tutte le autorità competenti, ma anche ai rappresentanti eletti dal popolo di prendere a cuore una causa buona e giusta e di farsene portavoci in Regione, al Parlamento e al Consiglio Europeo.

L’evento avrà inizio con il raduno alle ore 10. Seguirà alle 11 una conferenza stampa ai giornalisti di Paul Connett, professore emerito di chimica ambientale all’Università St. Lawrence di Canton, New York, nonchè ideatore della “Strategia Rifiuti Zero”. E’ previsto l’intervento della dottoressa Rosa Pedale, Presidente Provinciale dell’ISDE (Medici per l’Ambiente). A tutti i presenti verrà data la possibilità di usufruire di uno spazio per poter esprimere il proprio pensiero sull’argomento e di porre domande a Paul Connett, che arriva per la seconda volta davanti ai cancelli del termodistruttore di Manfredonia, dopo averlo definito “disgustoso”. Durante la manifestazione, sarà inaugurata la mostra fotografica a tema realizzata e curata dalla fotografa Elena Menghi e ci sarà anche un momento di parole e musica con lettura di vari brani scelti da Saviano, Calvino, da autori locali, dalla Costituzione e dai discorsi di Giuseppe Di Vittorio. Alle ore 17 è prevista, infine, una fiaccolata nei pressi dell’impianto a sostegno dell’alternativa all’incenerimento e alla devastazione del futuro del territorio e dei diritti delle nuove generazioni. Tutti i presenti sono invitati a partecipare con pranzo a sacco e termos con bevande calde, anche se sarà comunque garantito un minimo servizio di accoglienza, ristoro, servizi igienici e quant’altro. Per arrivare da Cerignola, il coordinamento cittadino insieme all’amministrazione mette a disposizione dei pullman con partenza alle 9,30 da Piazza Duomo. Si tratta di una manifestazione che non ha alcun colore politico. Pertanto, si fa appello a tutte le associazioni locali, ai coltivatori e ai produttori, ai comitati, al forum per l’acqua pubblica, agli studenti e ai lavoratori, ai partiti, ai sindacati e alle chiese, di essere presenti e di adoperarsi senza riserve in difesa dei Diritti della Costituzione e a salvaguardia dell’ambiente.

Alla giornata sono state invitate tutte le istituzioni politiche: a partire dal presidente della Regione e cittadino onorario di Cerignola Nichi Vendola (il quale ha già annunciato di essere impegnato ufficialmente altrove), gli europarlamentari tra cui il Vice Presidente del parlamento UE Gianni Pittella, già intervenuto a Bruxelles chiedendo una verifica dell’inceneritore La Fenice a Melfi, il concittadino di Cerignola Salvatore Tatarella, il quale ha una stretta competenza sul tema in quanto membro della commissione UE salute pubblica-ambiente-sicurezza alimentare, alla quale è stato indirizzato tempo fa un esposto da parte del comitato spontaneo contro gli inceneritori. Anche i sindaci sono stati invitati, molti dei quali come il nuovo sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi e quello di Zapponeta, hanno ammesso perplessità nei confronti dell’incenerimento dei rifiuti, ma nessun condanna o azione concreta, oppure i sindaci di Cerignola e del Basso Tavoliere, i quali – specialmente Antonio Giannatempo – sono chiamati ad onorare l’impegno preso ufficialmente dalla collettività, partecipando in veste istituzionale all’evento.

Il coordinamento provinciale contro gli inceneritori e le centrali ricorda che non si tratta solo dell’inceneritore di Capitanata, a due passi da Borgo Tressanti, ma nel complesso di ben cinque impianti autorizzati intorno al capoluogo di Foggia, ai quali si aggiungono quelli già presenti da anni a Candela (altra turbogas, come quella di San Severo) e a Manfredonia in zona “ex Enichem” oppure in fase di autorizzazione, come nel caso dell’inceneritore del Viticone a Sant’Agata di Puglia.
Tutti questi impianti sono insostenibili, per l’economia, per la salute, per la Costituzione e per la Convenzione di Aarhus sulla informazione, la partecipazione e la giustizia ambientale da parte dei cittadini e delle comunità locali, che affermano il principio del coinvolgimento della gente in scelte fondamentali per la propria qualità della vita e per il destino del proprio territorio. La richiesta del coordinamento è, in conclusione, l’apertura non più derogabile di una VAS (valutazione ambientale strategica), cioè una procedura istituzionale a carattere partecipativo che consenta ai cittadini e alle associazioni di progettare attivamente il proprio habitat, senza essere sottomessi al profitto di pochi e sfruttati da interessi del tutto alieni rispetto alla nostra terra.

IL Coordinamento provinciale contro gli inceneritori e le centrali – Capitanata Rifiuti Zero
Comunicato ufficiale del Comitato contro gli inceneritori in Capitanata

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