Sì alla fiducia, vince Silvio Berlusconi:314 a 311, FLI si spacca : il Governodi centrodestra va avanti. Tensioni in aula fra finiani e leghisti.
Determinanti i voti dei tre deputati del “Movimento di responsabilità nazionale” Calearo, Cesario e Scilipoti e quelli dei finiani Polidori e Siliquini. Maroni: o si allarga al maggiornaza o voto.
Cicchitto: fallito disegno ribaltone, Fini rifletta su dimissioni. Bersani: non cambia nulla.
TUTTE LE REAZIONI AL VOTO
FINI, DA PREMIER VITTORIA NUMERICA VEDREMO SE POLITICA – “La vittoria numerica di Berlusconi é evidente quanto la nostra sconfitta, resa ancor più dolorosa dalla disinteressata folgorazione sulla Via di Damasco di tre esponenti di Futuro e Libertà. Che Berlusconi non possa dire di aver vinto anche in termini politici sarà chiaro in poche settimane”. Lo afferma il presidente della Camera Gianfranco Fini.
MARONI, O SI ALLARGA MAGGIORANZA O VOTO – Quella di oggi è la vittoria del “primo tempo” di una partita, ora il premier “ha detto anche ieri al Senato che intende allargare la maggioranza” e bisogna vedere come andrà questa operazione perché altrimenti “é meglio andare al voto” perché tutto bisogna fare tranne che “replicare la pessima esperienza del governo Prodi”. Lo ha detto il ministro Roberto Maroni parlando con i cronisti alla Camera.(ANSA).
BERSANI, NON CAMBIA NULLA, NON CE LA FA – “Non cambia nulla il Governo non ce la fa. La crisi politica esce drammatizzata”. Così il segretario del Pd Pier Luigi Bersani commenta la fiducia ottenuta dal Governo. Bersani rivendica l’impegno del Pd per tentare di far cadere il Governo: “abbiamo ottenuto il massimo in questo momento”. Il leader Pd respinge anche ipotetiche accuse di aver sbagliato a seguire Fini e Casini: “non vedo lo sbaglio, la maggioranza aveva 60-70 voti di vantaggio e ora ne ha solo tre”.
D’ALEMA, GOVERNO VINCE PER 3-4 VOTI COMPRATI – “Un episodio abbastanza vergognoso nella storia parlamentare. In sostanza il Governo vince per 3-4 voti comprati, alcuni in modo palese altri meno”. Massimo D’Alema commenta l’esito del voto di fiducia al Governo. “314 voti raccattati in questo modo – sostiene D’Alema – non sono la base per governare il paese. Temo che il voto sia più vicino”. Alla domanda se dal passaggio parlamentare ne escono male i finiani, il presidente del Copasir risponde: “Ne esce male il paese”.
RUTELLI, BERLUSCONI SALVATO DA 2 DIPIETRISTI – “Il presidente del consiglio si è aggrappato al voto di due di pietristi che fino a ieri gettavano sacchi di immondizia sui banchi del governo e oggi votano per lui così come sui voti di altri transfughi del centrosinistra, per afferrare per pochi voti una maggioranza parlamentare”. Lo ha detto allo Speciale TgLA7 il leader dell’Api Francesco Rutelli. “Oggi dovrebbe iniziare – aggiunge Rutelli – un governo di larga convergenza perché la situazione dell’economia e del lavoro lo impongono e se non vi fossero le condizioni sarebbe meglio andare a votare. Con una maggioranza di cento voti in più questo governo non ha fatto nessuna riforma significativa, figuriamoci adesso. Il ciclo di Berlusconi – conclude – è finito, perché Fini non gli ha dato la fiducia”.
BOCCHINO, E MO’CHE CI FA BERLUSCONI CON LA FIDUCIA? – “C’é un governo solido, una maggioranza ampia, che sicuramente riuscirà a mettere in pratica il programma nell’interesse degli italiani”. Usa l’arma dell’ironia, il capogruppo di Fli Italo Bocchino, uscendo dall’Aula al termine del voto di fiducia, che ha visto il governo prevalere. Poi cita Togliatti. “Quando Pajetta occupò la prefettura contro Scelba, Togliatti gli disse: bravo, ora che ci fai? Ecco, a Berlusconi bisogna dire: e mò che hai preso la fiducia per tre voti in più, che ci fai?”.
CONSOLO (FLI), RISPETTO VOTO,ORA SERVE GUIDA SICURA – “Bisogna rispettare il voto, perché queste sono le regole della democrazia”. E’ il commento del finiano Giuseppe Consolo al risultato della votazione con cui la Camera ha respinto la sfiducia al governo. “Mi auguro nell’interesse dei cittadini – aggiunge Consolo – che si riesca a guidare nel migliore dei modi questo Paese, che ha bisogno di opere compiute e non di chiacchiere”.
PISANU, BENE FIDUCIA MA ‘DEL DOMAN NON V’E’ CERTEZZA’ – “La fiducia è una buona cosa, ma le maggiori difficoltà cominciano adesso. Comunque, almeno per ora, “chi vuol esser lieto sia, del doman non v’è certezza”. Lo dice, interpellato dall’Ansa sull’esito del voto di fiducia al governo alle Camere, il presidente della Commissione Antimafia Giuseppe Pisanu.
FRATTINI, IN FLI PERSONE ONESTE – “Noi lo pensiamo e lo speriamo”. Alla videochat del Tg1 il ministro degli esteri Franco Frattini risponde così a una domanda su un eventuale “ritorno all’ovile dei finiani. E precisa che dentro il Fli vi sono “persone oneste ” che hanno deciso di seguire Gianfranco Fini per convinzione.
CICCHITTO, FALLITO DISEGNO DEL RIBALTONE – “E’ fallito il disegno del ribaltone nei confronti di Berlusconi”. Così il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, ha commentato l’esito del voto di fiducia a Montecitorio. “Abbiamo visto che una parte del Fli condivideva questo disegno – ha detto Cicchitto uscendo dall’aula – tanto è vero che l’intervento di Italo Bocchino non si è distinto per nulla da quelli della sinistra. Però nel Fli si sono aperte delle contraddizioni destinate ad accentuarsi, e quindi questo disegno di destabilizzazione è fallito”. “Dopo di che – ha aggiunto – è evidente che affronteremo i problemi politici conseguenti, però il primo risultato è stato raggiunto”.
SACCONI, ORA LAVORARE PER ALLARGARE MAGGIORANZA – “Ora dobbiamo lavorare per allargare la maggioranza”. Così il ministro Maurizio Sacconi, uscendo dall’aula di Montecitorio, ha commentato l’esito del voto di fiducia alla Camera. Ora – ha proseguito – dobbiamo anche impegnarci a costruire il Ppe nella dimensione italiana, quindi non solo un allargamento della maggioranza, ma anche l’irrobustimento dell’area moderata in Italia”.
LA RUSSA, E’ FALLITO IL LORO ASSALTO – “Non siamo noi ad avercela fatta, sono loro che hanno fallito con il loro assalto”. Così Ignazio La Russa, ministro della Difesa e coordinatore del Pdl, ha commentato l’esito del voto di fiducia alla Camera. “Non siamo stati noi a chiedere questa prova di forza, questo braccio di ferro – ha proseguito La Russa – a mettere Roma a ferro e fuoco, a bloccare il Governo per un mese. E’ qualcun altro che ha deciso di dare vita a questa pagliacciata, che era questo tentativo di far cadere il Governo sottraendo voti legittimi del Pdl. Sono loro che hanno vissuto una incredibile sconfitta”. Ad una domanda sulle eventuali dimissioni del presidente della Camera Fini, La Russa ha replicato: “E’ un problema suo. Io credo – ha aggiunto – che una cosa voleva Fini, giocando anche dal suo scranno, è cioé che si dimettesse il Governo. Ma sono stati sconfitti. Io non ho soddisfazione per la vittoria bensì per il fatto che si è dimostrato che hanno anche strategie sbagliate. Ora accadrà che chi voleva che il Governo cadesse – ha concluso – se lo ritroverà più unito e più in carica di prima”.
STORACE, SGOMINATA LA COSCA DI MONTECITORIO – “La cosca di Montecarlo individuata e sgominata a Montecitorio. Il 14 dicembre 1987 l’inizio di Fini, il 14 dicembre 2010 la fine di Fini”. Lo affermato in una nota Francesco Storace segretario nazionale della “Destra”.
SCONTRI IN PIAZZA CONTRO IL GOVERNO, LE FORZE DELL’ORDINE RESPINGONO I MANIFESTANTI