(ANSA) «Ho già a più riprese manifestato al presidente Vendola la disponibilità del Governo ad insediare, insieme con i sindacati, un tavolo istituzionale che affronti i delicati problemi connessi alla vicenda occupazionale compresa quella delle internalizzazioni della sanità pugliese».
Lo afferma il ministro per i rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, a proposito delle proteste degli infermieri e del personale sanitario precario per i quali è stata bloccata l’internalizzazione a causa del piano di rientro imposto dal governo nazionale. Il governatore della Puglia ha anche annunciato la propria disponibilità ad appoggiare la manifestazione che terranno a Roma il prossimo 19 gennaio i lavoratori delle aziende che gestiscono servizi per conto delle Asl e che vogliono essere assunti, secondo quanto prevede una legge regionale, alle dirette dipendenze della sanità pugliese. «Ribadisco ora, con il senso di responsabilità e la serietà adeguate alla rilevanza della questione – aggiunge Fitto – che Vendola non deve delle scuse a me ma piuttosto deve produrre ogni sforzo perchè le aspettative generate in tanti lavoratori trovino realizzazione secondo modalità pienamente legittime e dunque non illusorie. Abbandoni, quindi, Vendola la strada delle manifestazioni di piazza – conclude Fitto – e percorra, invece, quella dell’esercizio responsabile del ruolo che è proprio di chi si assume l’onere di governare».
Vendola nei giorni scorsi aveva dichiarato in più occasioni di essere disponibile a chiedere scusa pubblicamente a Fitto purché si possa risolvere il problema legato al processo di internalizzazione dei precari, bloccato così come richiesto dal governo che ha posto lo stop come condizione per la firma del Piano della Puglia di rientro del deficit della sanità.